I canali Caccia e Pesca (Sky 235-236) lanciano la video competizione “Diventa uno di noi”, che offre la possibilità a tutti gli appassionati della caccia e della pesca di entrare a far parte con un proprio video del palinsesto dei due canali.
Per partecipare basta inviare all’indirizzo info@cacciaepesca.tv, fino alla fine di novembre 2015, un proprio video della durata di cinque minuti che racconti la propria passione, caccia o pesca, e la relativa liberatoria, scaricabile dal mini sito dedicato su cacciaepesca.tv, che ne autorizza l’uso nelle piattaforme tv e web dei canali. I filmati, oltre ad essere inediti e originali, non potranno contenere musiche coperte da copyright, pertanto i partecipanti potranno avvalersi della library musicale di Orla Music, messa a disposizione gratuitamente da Caccia e Pesca.
Dal 1° dicembre 2015 al 31 gennaio 2016, tutti i video pervenuti, saranno resi disponibili nel mini sito dedicato all’interno di cacciaepesca.tv, per essere votati dal pubblico. Successivamente, dal 1° al 4 febbraio 2016, si riunirà una giuria di esperti, composta da membri della redazione dei canali Caccia e Pesca, a cui spetterà la valutazione finale dei contenuti e l’individuazione dei vincitori.
Ai vincitori, uno per il canale Caccia e uno per il canale Pesca, verrà offerto un contratto, del valore commerciale di 6 mila euro, per la fornitura di un filmato della durata di un’ora ciascuno che entreranno a far parte del palinsesto dei canali Caccia e Pesca (Sky 235-236).
La Tacky Day Pack è la “sorellina” più piccola dellaTacky ed è in grado di contenere, usando gli inserti bidirezionali, fino a 180 artificiali. Rispetto alla Tacky classica, la Tacky Day Pack è
dotata di fori esterni che consentono di legare la scatola al gilet o anche anche alla collana.
Novità 2015!
Le Tacky Flybox stanno rivoluzionando il mondo delle scatole nel panorama della pesca a mosca!
E’ risaputo: il foam ha grossi limiti! Nel tempo tende a cedere, scollarsi per non parlare di quanto il freddo o il caldo contribuiscano a deformarlo.
Le scatole Tacky sono costruite utilizzando una particolare mescola di silicone, studiata per non cedere e quindi anche in caso di colpi o cadute i vostri artificiali difficilmente si staccheranno, cosa che invece accade spesso con le classiche scatole con i fogli foam. La tenuta delle mosche è superiore perché il tipo di silicone adottato ha molta meno memoria rispetto al foam usato solitamente nelle scatole classiche.
Il guscio della Tacky, è composto da robustissimo policarbonato. La chiusura è garantita da due piccole calamite.
in questo breve filmato pubblicato da RIO PRODUCT vedremo come realizzare il “Perfection loop”.
Un nodo indistruttibile facile da realizzare e davvero molto utile per molte situazioni, Tippet, finali, spezzoni di filo ecc..
a cura di Remo Blasi e Francesco Quagliarini
La ditta (Angelici Giuseppe) che si occupa di sistemazioni agro-silvo-forestali ha il compito di tagliare e portar via dopo stoccaggio in loco, le piante cadute a terra e le piante in procinto di cadere. Il progetto ha ottenuto i permessi dalla forestale che ha contrassegnato le piante, dall’ ex genio civile della Provincia di Ascoli Piceno e dal consorzio di bonifica del fiume Tronto il tutto nel rispetto della sostenibilità ambientale che, noi come club di Legambiente, abbiamo richiesto e vigilato. Sono stati riaperti gli ingressi al fiume dalla confluenza con il torrente Castellano fino al limite a valle, in corrispondenza del ponte di Rozzi.A breve provvederemo all’installazione delle nuove bacheche nonchè al ripristino di altri ingressi. Vi terremo informati a riguardo”.
Il Fly Fisherman Club
a cura di Francesco Quagliarini
Siamo in Giugno mese molto vitale dal putno di vista entomologico è il periodo fondamentale per l’accoppiamento quindi per le generazioni future degli insetti acquatici. i Plecotteri sono ritenuti degli ottimi indicatori dello stato della qualità delle acque dei ruscelli e dei fiumi È stato chiaramente dimostrato che gli stadi ninfali dei Plecotteri necessitano di acque fredde e ben ossigenate per la loro sopravvivenza e che di conseguenza sono molto suscettibili alle contaminazioni, dei corsi d’acqua, causate dall’uomo
Diffusione e specificità
Philum Artropodi
Ordine Plecoptera
Famiglia Perlidae
Specie Dinocras cephalotes
La Dinocras cephalotes è presente su tutto il territorio italiano con schiuse da maggio a luglio. E’ un insetto che predilige acque correnti e fiumi fino a 1300 slm. La ninfa è di colore grigio bruna con macchie nocciola chiaro sulle pteroteche e sul torace e zampe nocciola scuro; l’immago ha ali grigio nocciola scure con venature nerastre e addome bruno scuro e zampe marrone nerastro.
Larva
Insetto adulto
Generalità
Le ninfe e le neanidi vivono in ambienti acquatici, sotto le pietre, di preferenza nei letti di torrenti e ruscelli rocciosi dotati di correnti più o meno tumultuose, ma vi sono anche specie che prediligono luoghi sabbiosi. Alle alte latitudini, laghi freddi e stagni divengono anche dei luoghi idonei al loro insediamento. Diversi studi hanno dimostrato che molte specie sono state rinvenute in situazioni particolari, alcune sotto grosse pietre, altre nella ghiaia e altre ancora in letti di foglie. Durante questo stadio si nutrono predando altri invertebrati acquatici oppure di alghe e detrito, ma divengono anche preda di pesci ed uccelli.
Ciclo biologico
Tutte le ninfe sono acquatiche e somigliano agli adulti per molti aspetti: hanno tre segmenti tarsali; le antenne sono lunghe e filiformi; hanno sempre lunghi cerci e mancano sempre di coda centrale o filamento caudale mediano; le branchie, qualora le abbiano, possono trovarsi in varie parti del torace e addome e sono composte solo da filamenti e non da lamine; ciascuno dei segmenti toracici è ricoperto da un grande sclerite. A seconda della specie, del sesso e delle condizioni ambientali, le ninfe compiono dalle 12 alle 24 mute. Lo sviluppo fino allo stadio immaginale può durare da uno a tre anni a seconda della specie. Lo sfarfallamento avviene in primavera o in autunno, prevalentemente di notte.
Stadio immaginale
Hanno tre segmenti tarsali, ma le loro zampe posteriori non sono idonee al salto. Le loro antenne sono filiformi e lunghe almeno la metà la lunghezza del corpo. I loro cerci sono almeno altrettanto lunghi e formati da molti segmenti. Le ali sono quasi sempre presenti e sono ripiegate orizzontalmente all’indietro sopra il corpo, quelle anteriori sono lunghe e strette, le posteriori sono più corte. Durante la vita immaginale, che può durare solo pochi giorni o settimane, i Plecotteri vivono nei pressi dei corsi d’acqua dove vivono le ninfe, tra le pietre o tra la vegetazione. La loro alimentazione è costituita prevalentemente da alghe o da licheni, alcuni però non si alimentano a causa di un apparato boccale completamente ridotto. Il resto della loro, sia pur breve vita, è dedicato alla riproduzione. La riproduzione è sessuale, l’accoppiamento avviene a terra e le uova vengono deposte sulla superficie dell’acqua.
Francesco Quagliarini
Inutile dire che la prima esperienza in mare a Punta Allen mi aveva molto stimolato, e l’anno dopo , Marzo 2011, decidiamo di tornare cercando di fare anche un po’ di turismo. Infatti mi accordo con Tiziano per una settimana di pesca con la guida, e tre giorni di soggiorno a Plaja del Carmen, per la gioia di mia moglie che ama andare per negozi….Memore degli errori fatti la prima volta, mi attrezzo adeguatamente sia con canne, code, artificiali e quant’altro.Per le uscite in barca occorrono almeno tre canne, una per coda 7 (bonefish) una per coda 9 (permit)e una pe coda 11( tarpon). I mulinelli con almeno 250 metri di baking 20/30 libbre, rigorosamente saltwather.
Anche quest’anno la guida e’ Carlos con il quale si era gia’ instaurato un bel rapporto.Avevo gia’ sentito parlare da Tiziano del Grande Slam e del super Grande Slam, praticamente consiste nel catturare a mosca ,nell’arco della giornata, i tre o quattro tipi di pesci presenti nelle flats ( bonefish, permit, tarpon e snook per il super Slam. Non ha importanza la dimensionie del pescato, l’importante e’ che la guida ,riconosciuta dall ‘IGFA (Intenational Game Fishing Association ) certifichi le catture al responsabile della posada, che provvedera’ a comunicarlo alla associazione.A Marzo il tempo non mi assiste molto, continui cambiamenti, venti da Nord, piogge, mare a volte agitato.Prima di ogni uscita la guida mi chiedeva : cosa andiamo a cercare oggi? Eio gli dicevo : Palometa, (permit).
Ma i pochi avvistamenti mi hanno consentito tre opportunita’ di arrivare con lanci decenti a tiro, purtroppo sempre rifiutati. Ripiegamo sui bonefish , e devo dire con buoni risultati. Proviamo anche con i tarpon e gli snook nei canali di mangrovie , solo un attacco sbagliato da parte di un bello snook.L’ultimo giorno Tiziano decide di venire con me con una nuova guida, Jose’ , che a suo dire e’ in gambissima.Conosce bene tutte le flats bella baja, ma e’ un po’ matto….Partiamo al mattino con un mare agitato, onde che ti facevano rimbalzare sul sedile ,era come prendere in contianuazione calci nel sedere. A un certo punto sentiamo un “CRAK”… le prua dellla barca si spezza da un lato… Panico, ansia, paura, ecco ora finiamo in mare… Jose’ rideva e cercava di evitare le ondate piu’ grandi , e per fortuna entriamo nella baja dove il mare era piu’ calmo e con la barca malconcia facciamo dei giri per cercare di avvistare qualche pesce.
Nel frattempo Jose’ via radio aveva contattato la cooperativa che fonisce le barche e aveva chiesto un cambio . Effetuato il cambio di barca, mi porta in una baja nella laguna, e dopo un po mi indica una grossa razza che insegue con la pertica e mi dice : lancia! Lancia avanti la razza. Al primo lancio attacco un permit che parte come un missile. Purtoppo avevo allentato troppo la frizione e inevitabilmente la coda si aggroviglia sul mulinello con conseguente rottura del finale.Cambio canna e faccio un secondo lancio sulla razza, e questa volta ferro con violenza e sento la frizione che canta e la canna che si piega come mai. Finalmente ho preso un permit…. Ma dopo un combattimento di 25-30 minuti il pesce si avvicina , Jose’ lo affera e mi dice : no palometa ma Amber Jack. La mia gioia era alle stelle, e non mi importava di che specie era , per me era un pesce che mi aveva regalato una sensazione unica . Pesce stimato intorno ai 7- 8 kg .
La vacanza prosegue a Plaja del Carmen , bella localita’ turistica con tanti negozi , ristoranti e hotel (la Rimini della costa Maja …….
Ma il grande slam ?????
Alla prossima puntata
Angler: Antonio Napolitano
Nick Pipam: Flyaenne
Tecnica: Mosca secca
Artificiale: easy baetis
Periodo: Maggio 2015
Attrezzatura: Canna Echo 9′ Piedi Coda #5 DT Floating, finale 15 piedi
Pesce: Trota Fario
Si è appena concluso il corso di costruzione e già siamo partiti spediti con il corso di lancio, ci fa molto piacere vedere tanti nuovi amici così interessati alla pam e sopratutto da subito così appassionati.
Il corso prevede 3 serate in cui cercheremo di trasmettere le nozioni di base relative al lancio con le attrezzature medio-leggere con l’obietto di vedere volteggiare in aria la coda di topo con un minimo di padronanza ma sopratutto fornire agli allievi appassionati le indicazioni necessarie per poter vivere l’esperienza della loro prima giornata di pesca a mosca 😉
Nelle prime due serate di corso abbiamo riscontrato molti progressi ed è bello vedere gli allievi mettersi a disposizione, totalmente rapiti dalla tecnica, affascinati da questo che probabilmente sarà per loro un modo nuovo di interpretare la pesca.
L’appuntamento dunque è per il prossimo venerdì dalle ore 21:00 alle ore 23.30 al circolo Tennis Morelli ( campo coperto n°7)
Per info ed iscrizioni gratuite ai prossimi corsi : info@ffcnews.it – antonio@flyfishingadventures.it
A presto. Il Fly Fisherman Club
Questo nodo si utilizza per creare un’asola sul monofilo da pesca.Questo nodo si rivela utile anche per creare braccetti per una seconda imitazione su di un finale, basta realizzare il nodo nel punto in cui si vuole realizzare il braccetto e poi tagliare un’estremità dell’asola.
CLICCA SULL’IMMAGINE PER VEDERE LA REALIZZAZIONE DEL NODO