Invitati dalla locale sezione provinciale FIPSAS di Ascoli Piceno, per l’inaugurazione di alcuni lavori effettuati nel lago di Cavignano, sito alle porte della città, abbiamo trascorso alcune ore in allegria e in ottima compagnia di vecchi amici. L’occasione infatti ci ha permesso di rincontrare vecchi pescatori con cui alcuni dei soci del Fly Fisherman Club, il sottoscritto in primis, hanno condiviso la gioventù alieutica, quando la pesca al tocco e le gare al pesce bianco erano le tavole della legge. Una giornata piacevole quindi grazie anche al lavoro che gli amici della FIPSAS stanno facendo per riportare in auge questo lago dove carpe, carassi e black costituiscono l’ittiofauna principale. Sicuramente un’iniziativa lodevole in un panorama generale in cui la tendenza delle nuove generazioni fa segnare un drastico calo delle licenze di pesca ed in generale uno spiccato disinteresse alle problematiche e conoscenze ambientali. Vino e porchetta hanno concluso la giornata come meglio non si poteva.
Marco Travaglini – Pres. Fly Fisherman Club
FLY TYER : WALTER LUZI
In questi ultimi giorni le acque della ARS Tronto hanno concesso tanta pesca e diverse catture di pesci davvero in forma. Grazie alla buona presenza di Plecotteri in schiusa in tarda mattina e alle sedge, i pesci sono risultati molto attivi pescando a secca o facendo pattinare l’artificiale imitando appunto i tricotteri.C’è da dire che la differenza in termini di risultati , in questi giorni , l’ha fatta la tecnica della pesca in HS e a ninfa a vista, senza per forza eccedere con l’appesantimento delle ninfe pescando corto e comunque facendo letteralmente ballare la ninfa seguendo la corrente senza trattenute o rimbalzi sul fondo. Questo metodo di pesca richiede un buon controllo dell’attrezzatura e tempi di reazione brevissimi, infatti le mangiate dei pesci smaliziati spesso risultano impercettibili vuoi per la velocità di mangiata vuoi per la difficoltà di tenere costantemente il finale sotto controllo nonostante la luce non favorevole o le vene di corrente che simulano appunto le mangiate.
Vedere un pesce fare 2 metri di scatto per prendere la pheasant tail, iniziare un combattimento che ci riempie di gioia e adrenalina, non è scontato e poterlo fare ad Ottobre con i colori autunnali che prendono forma completa un quadro molto suggestivo.
Al prossimo aggiornamento, il Fly Fisherman Club
Il fiume sordo
Io e il mio amico Fabio ci rechiamo spesso in Umbria per pescare nelle acque della valnerina. Solitamente i fiumi che frequentiamo sono il Corno ed il Nera nelle zone di pesca libera e qualche volta nel famoso tratto no kill di Borgo Cerreto , questa volta però siamo diretti nei pressi di Norcia e precisamente in località Serravalle, sul Sordo che nasce dall’altopiano di Santa Scolastica, si getta a valle,nel Corno,fiume che proviene da Cascia, che a sua volta va a finire nel Nera a Borgo Cerreto.
Arrivati a Norcia si respira da subito un atmosfera particolare, una valle in cui serpeggia questo piccolo fiume, anzi risorgiva, non più largo di 4-5 mt dalle acque cristalline e dagli scorci che rapiscono lo sguardo ed incantano ogni volta che si alza la testa e ci si guarda intorno.
La pesca :
Lasciamo la macchina nei pressi di Serravalle e discendiamo il Sordo per circa 500 mt e da li iniziamo a risalire pescando, camminiamo affiancati pescando uno alla volta per non disturbare io pesci !Fabio accasciato volteggia la sua 8,6 per coda 4 ed effettua un lancio raggruppando il finale sotto la sponda opposta , grazie ad alcuni mending produce una passata lenta e lunga che proprio alla fine, quando sta per tirare fuori la mosca dall’acqua arriva una bollata, una trotella di circa 25 cm non resiste ed afferra la sua adams parachute montata su amo del 14.
E un pesce strepitoso che sembra colorato appositamente con un pennarello 🙂
Io nel frattempo avvisto una piccola sagoma sotto la mia sponda sx, a quel punto se cammino o mi muovo rischio di spaventarla per cui la scelta ricade sul lancio a balestra e una mosca che non tradisce, la Attila killer !
Con il lancio a balestra bisogna essere precisi e cercare di “fiondare” la mosca davanti al pesce al primo lancio per non rischiare di spaventarlo e pur trattandosi di un piccolo pesce in un piccolo corso d’acqua sono concentrato .
Il lancio riesce bene e la mia mosca arriva in velocità bucando l’acqua proprio davanti al pesce che con un guizzo l’afferra e inizia una fuga verso gli ostacoli presenti, prima sotto un ramo e poi rintanandosi in una buca sotto la sponda. Quando si pesca in alcuni no kill, capita di allamare pesci di tutto rispetto ma che di combattere non ne hanno voglia e vengono verso il guadino come fossero stracci bagnati, qui invece si ha a che fare con pesci non solo ben pinnati ma combattivi e reattivi nonostante la piccola taglia.
Andiamo avanti alternandoci e pescando quasi sempre in ginocchio o comunque in atteggiamento mimetico con tutte le difficoltà nel lancio e nella ferrata e recupero. Questo ha reso la nostra giornata di pesca accattivante e tecnicamente è stato bello mettersi alla prova in situazioni solo apparentemente semplici.
Le catture si susseguono e come tutte le belle giornate di pesca il tempo vola ricordandoci che è quasi notte e ci aspetta un ora e mezza di strada per tornare a casa
Il Sordo, questo piccolo corso d’acqua con piccole ma spettacolari trote, ci ha conquistati tanti anni fa e da allora ci torniamo volentieri anche per confrontarsi con una natura semplice non artefatta e un fiume con pesci veri !
Antonio Napolitano
Negli ultimi giorni ed oggi in particolare oggi il meteo ci ha concesso uno sprazzo d’estate, giornate di sole, caldo, maniche corte e se non fosse per il calendario non sembrerebbe Ottobre inoltrato ma si sa “non ci sono più le mezze stagioni” 🙂
Di conseguenza anche la ARS Tronto in questi giorni è risultata pescabile con livelli buoni e una discreta attività delle trote.
Solitamente nelle ore centrali ci sono state diverse schiuse di leuctraFusca, Baetis e qualche sedge di piccola taglia che svolazzava vicino alla vegetazione a bordo fiume. Al mattino presto la scelta di pescare a ninfa ha permesso di effettuare discrete catture poi dalle 09:30 – 10.30 circa iniziavano le bollate specie nei tratti 1-2-3 dove, per via della conformazione del fiume, è probabile trovarsi circondati da pesci attivi in superficie che costringono a stazionare e pescare in 20 metri per 3-4 ore 🙂
Purtroppo si è verificato ancora, non del tutto sistematicamente, l’innalzamento improvviso del livello del fiume a causa dell’apertura della diga, solitamente verso le 17.00-17:30. La durata dello sbalzo è stato breve ( 30-40 min) ed il livello si è alzato di poco permettendo comunque di rimanere in pesca pur con qualche difficoltà, questo quasi tutti i giorni, poi verso le 18.00-18:30 il fiume tornava alla normalità come limpidezza e livelli.
Al Prossimo Aggiornamento
il Fly Fisherman Club
FLY TYER Graziano Viviani
MATERIALI IMPIEGATI
AMO :GREY MATZO #12-18
CORPO : cdc naturale/Poly Antron Bianco o altri colori
FILO DI MONTAGGIO : a piacere
ALI: cdc naturale/Poly Antron Bianco o altri colori
“Una calda giornata d’autunno, una barca, un belly, un lago il cui nome la dice tutta sul colore delle acque, e dei pesci su di giri. Questi sono gli ingredienti con i quali confezionare una buona giornata al Lago Cristallo, un laghetto stile reservoir, gestito da un’associazione di volenterosi in cui é possibile catturare black di tutto rispetto, così come lucci e trote”
IL LAGO CRISTALLO
Siamo a casa di Graziano, dopo una bella cenetta ci ritroviamo a programmare la prossima uscita, salta fuori il “Lago Cristallo” vicino Pedaso, una ex cava di estrazione di ghiaia, con acqua estremamente limpida, un fondale con discreti salti di profondità e molto ricco di erbai, popolato soprattutto da bass veramente notevoli qualche luccio, oltre le solite carpe e cavedani.
Partenza alle ore 6 e dopo circa 30 minuti siamo sulle rive del lago , qui è possibile pescare dal belly e dalle imbarcazioni messe a disposizione dai gestori, ci cambiamo velocemente, e pronti via a cercare qualche bel pesce Antonio dal ciambellone e Graziano, Remo e Massimo dalla barca.
Cerchiamo almeno all’inizio, di differenziare i nostri approcci, qualcuno prova con dei popper in superficie, qualcuno a streamer, ma per la prima oretta niente tranne un paio di attacchi, la partenza non è delle migliori!!!
Con il passare del tempo però, il sole inizia a scaldare, e i primi bass iniziano a farsi vedere, a questo punto Graziano decide di provare anche da terra in modo da essere più preciso nel sondare gli erbai sotto riva, come i suoi amici dalla barca, riesce anche lui a ferrare un paio di pesci, però è evidente che la giornata non è delle più semplici i pesci non sono in grande attività.
E’ fondamentale adattarsi alle situazioni ed essere pronti a cambiare approccio come nel caso di Graziano che ha voluto sondare dalla riva alcuni spot in cui i bass stazionavano senza reagire a niente, variando l’approccio e presentando l’artificiale letteralmente davanti alla loro bocca facendo una pesca a vista a tutti gli effetti.Remo e Massimo continuano ad insidiare i lucci con montature adeguate ed artificiali di grossa taglia ma oggi pare non ci sia nulla da fare per poter catturare gli esocidi del lago cristallo, evidentemente l’appuntamento è rimandato anche a causa delle condizioni atmosferiche non favorevoli. Infatti il cielo terso, il sole che sembra una palla di fuoco ed il caldo anomalo per questo periodo non sono il massimo per la pesca in generale.
Antonio, che staziona con il suo belly boat a centro lago, insiste con lo streamer lanciato lungo e una volta fatto depositare sul fondo lo recupera con la tecnica “a matassina” molto lentamente, durante il recupero riceve molti attacchi (a differenza del luccio che dimostra un attacco più deciso il bass sa essere subdolo e le sue mangiate spesso sono impercettibili).Con il recupero lento mantenendo costantemente il contatto con l’artificiale Antonio ha avuto una buona occasione, occasione che non si lascia scappare ed in effetti arriva la ferrata netta e decisa seguita da una fuga impressionante da parte di un bass di taglia e in gran forma. dopo il rilascio Antonio mostra tutta l’adrenalina per il combattimento con un pesce davvero entusiasmante.
Quando siamo a pesca il tempo vola, ed ormai è giunta l’ora di ripartire, tirando le somme, sicuramente le catture non sono state estremamente numerose, ma alla fine i pesci presi, ce li siamo guadagnati e ci siamo divertiti come sempre.La cosa che principalmente ci ha affascinato é che, nonostante si vedessero diverse “imboscate” di pinnuti inferociti, prenderli non era così scontato, dando al contesto un’aura di spiccata naturalità.
Vanno fatti i complimenti ai gestori per aver ricreato un ambiente selvatico con pesci veri e logisticamente alla portata di tutti per il facile accesso e la vicinanza con il casello autostradale di Pedaso.
Per tutte le info : LOCANDINA – PAGINA FACEBOOK
A presto
Graziano, Massimo, Remo e Antonio.
Il 16 Novembre 2014 il Fly Fisherman Club organizzerà come di consueto, la mitica grigliata sulle sponde dell’ ARS TRONTO. l’invito è rivolto a tutti i frequentatori della riserva, a tutti gli amici che ci conoscono , a tutti coloro che vorranno partecipare.
Riproponiamo questa giornata per rivedere gli amici, pescare insieme, testare attrezzature, confrontarci sulle varie tecniche, condividere le esperienze di pesca di quest’ anno che sta per finire ecc. il tutto davanti una bella grigliata e ricette locali che prepareremo per voi con molto piacere.
Presto daremo l’ufficialità della location che, salvo imprevisti, sarà come sempre presso il circolo tennis Morelli ( sotto lo Stadio Del duca )
Contiamo sulla vostra presenza !
il Fly Fisherman Club
Gran bella giornata trascorsa in compagnia degli amici del May Fly club di Bologna in occasione del 3°Bamboo Raduno.L’evento , incentrato sulle canne costruite in Bamboo, ci ha portato sulle rive dell’altro Reno in località Biagioni Lagacci, alcuni esponenti esperti conoscitori del posto ci hanno accompagnato e fatto da guida illustrandoci gli spot dove abbiamo potuto ammirare lo splendido paesaggio e catturato le bellissime e rustiche fario dell’appennino utilizzando le canne prodotte e gentilmente fornite dal nostro amico e socio del club Gabriele Ciarrocchi .
La giornata e proseguita con un approfondimento sulla tecnica e l’arte della costruzione delle canne in bamboo, con i rodmakers che hanno messo a disposizione le canne per i test in acqua e sul prato.E’ stato interessante vedere come un attrezzo realizzato interamente a mano, utilizzando materiali tradizionali, possa risultare piacevole da usare e innovativo alla pari delle canne di ultima generazione costruite industrialmente in grafite.Il profumo delle lasagne ha richiamato tutti a raccolta nella grande sala da pranzo allestita per l’occasione. Complimenti allo staff impegnato in cucina che portata dopo portata ha deliziato gli ospiti con piatti locali davvero prelibati, il
Vino, i dolci e l’ottima grappa hanno chiuso questo momento conviviale trascorso in un clima amichevole e cordiale.Il nostro Walter Luzi si è sistemato al morsetto e in pochi minuti ha attirato intorno a se molti appassionati, i dressing di Walter sono conosciuti per qualità estetica ed efficacia in pesca e anche oggi le sue mosche hanno riscontrato interesse e raccolto i meritati complimenti .
A questo punto ringraziamo gli organizzatori tutti e contiamo di partecipare nuovamente il prossimo anno.
Il Fly Fisherman Club