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PULIAMO IL TRONTO

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Puliamo il mondo cos’è : Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all’instancabile lavoro di oltre 1000 gruppi di “volontari dell’ambiente”, che organizzano l’iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, aziende, comitati e amministrazioni cittadine.

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Sulla scia del grande successo di questa edizione , anche il fly Fisherman club, circolo di Legambiente ha organizzato un altra giornata dedicata alla pulizia delle sponde del fiume Tronto che interessa il tratto NO KILL in gestione,la ARS TRONTO.IMG_0775

Hanno partecipato non solo i soci del Fly Fisherman club ma anche  alcuni amici frequentatori della riserva, con grande spirito di collaborazione e senso di responsabilità.IMG_0769

Biciclette , lamiere, buste di plastica e tutto quello che rischia di danneggiare l’ambiente fluviale ed il relativo parco è stato raccolto, purtroppo i segni delle piene straordinarie subite dal fiume tronto qualche mese fa, sono ancora evidenti ma la nostra mission sarà sempre quella di preservare il nostro ambiente, vero patrimonio non solo dei pescatori.IMG_0781

Un grazie va sicuramente a Legambiente per queste iniziative e un ringraziamento  lo dobbiamo a tutti coloro i quali ieri hanno partecipato a questa giornata di pulizia sul tronto.

il Fly Fisherman Club .

EASY BAETIS

FLY TYER Graziano Viviani

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MATERIALI IMPIEGATI
AMO : H130 BL o similare #14-18
CORPO BASE: Filo di montaggio
CODE: Gallo pardo
FILO DI MONTAGGIO : Olive
ALI: CDC Naturale
TORACE: CDC Dubbing Olive

IL LIBRO MAGICO

introAlla fine degli anni 90 ero totalmente preso dallo spinning, dal surf casting dalla pesca al colpo, la trota lago e la pesca al tocco , all’epoca la pesca a Mosca non mi sfiorava neppure forse perché non mi arrivavano abbastanza informazioni, forse per via del focus troppo incentrato sulle altre tecniche .Un giorno però accadde qualcosa, andai in svizzera per trascorrere le vacanze da mio cugino che vive a Zurigo, insieme a lui ho pescato fin da quando eravamo piccoli, alla foce, dagli scogli, al laghetto ecc. siamo cresciuti conservando e coltivando la stessa passione.IMG_7135

Dunque arrivato a casa sua iniziammo subito a pianificare la giornata di pesca che ci aspettava l’indomani .In quel periodo avevamo un obiettivo comune , catturare un luccio di grosse dimensioni. ci sedemmo per terra con la cassetta da pesca aperta , sulle gambe le varie riviste e libri che citavano il famoso esocide, le attrezzature , fili, finali, artificiali sparsi davanti a noi, immersi nel caos totale e le nostre attuali mogli ci guardavano sorridendo chiedendosi se avrebbero fatto bene a sposarci 🙂 IMG_7139

Eravamo diretti al Sihlsee un lago famoso per i grossi lucci presenti,  dove la tecnica principe era la traina con i grossi minnow o una sorta di casting con siliconici. Ricordo benissimo quel momento propedeutico , fatto di sogni, speranze ,illusioni, che a volte diventavano la cattura dell’anno altre volte  invece  si materializzano con  il mega cappotto 🙂
Il briefing era terminato, canne,mulinelli,montature erano ok e iniziammo a riordinare il caos, la mattina seguente ci saremmo svegliati prestissimo così sistemammo il tutto, compreso i libri. Fu in quel momento che mi capitò tra le mani quel libro, “il libro”, l’Enciclopedia della pesca a mosca di Charles Jardine, mi incuriosì la copertina con elementi che non riconoscevo, con gli elementi che compongono l’immenso e affascinante mondo della pesca a Mosca.

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Mio cugino mi vide attratto da quel libro e disse :“è un libro molto interessante se vuoi te lo regalo”. Io inizialmente pensai di sfogliarlo soltanto  ma poi accettai di tenerlo.
Tornato a casa dalla vacanza, iniziai a leggerlo e man mano che andavo avanti, tutte le tecniche che praticavo , le decine e decine di canne mulinelli che avevo in garage sembravano svanire nella mia testa per lasciare spazio a questo nuovo mondo fatto di code di topo ,di strani mulinelli , di canne che producevano volteggi che disegnavano in aria vere e proprie opere d’arte, di mosche artificiali._MG_7142
Sul libro venivano riportate l’arte del lancio, l’arte della costruzione delle mosche con l’illustrazione dei dressing , le varie tecniche di pesca da approfondire descritte dal l’autore e molto altro, tutto questo mi ha tolto ogni dubbio, io avrei iniziato a pescare a Mosca.
Mia moglie (allora la mia fidanzata) , fece il resto , mi regalo un kit per la costruzione delle mosche , con morsetto piume, filati ecc.IMG_7140Seguirono canna,mulinello,coda e via , iniziai il mio percorso che ancora oggi mi lega alla pesca a Mosca e mi porta a voler migliorare la tecnica di lancio, a ragionare sulle situazioni di pesca, a scoprire nuovi luoghi dove pescare, a conoscere altri pam e prendere spunto dalla loro esperienza, a praticare il Catch & Release!
Oggi Il libro è famosissimo, lo conoscete sicuramente per cui vi risparmio la descrizione, ma un grazie lo devo senza dubbio ad una persona, mio cugino .

Antonio Napolitano

GUTCUT NYMPH Ninfa di tricottero

18 ars10

MATERIALI IMPIEGATI

AMO : HANAK H300BL #10-16
CORPO : Cutgut beige
FILO DI MONTAGGIO : Crema
TORACE : Dubbing in CDC nero
ZAMPETTE: Pernice
BEAD : Tungsteno 3/3,5/4mm nera

COMUNICATO FFC

tronto21settemAvvisiamo tutti i frequentatori della riserva ARS Tronto, che a causa di verifiche da parte dei vigili del fuoco su una delle condotte forzate delle centrali ENEL, l`acqua potrebbe intorbidirsi intorno alle 16:30 – 17:00 c.ca.
Sarà nostra premura tenervi aggiornati sulla fine dei lavori e il ripristino delle condizioni normali.
Per qualsiasi informazione in merito vi invitiamo a contattarci ai recapiti presenti sul sito www.flyfisherman.ittronto21settCiononostante è stato possibile pescare e in alcuni giorni abbiamo avuto parecchi riscontri positivi specie nelle zone 1-2 e 3 le trote erano molto attive dal mattino presto fino alle 14/15:00 circa .In questo tratto la  pesca a secca mette a dura prova la pazienza dei pescatori visto che ormai le trote rifiutano veramente intere scatole di artificiali 🙂tronto21sette

Ogni cucchiara, ‘na coteca

marco2Fortunatamente pur essendo abbastanza avanti con gli anni e nonostante la grave crisi economica attuale, l’epoca in cui ho vissuto finora, non ha conosciuto la vera fame, quella dei nostri nonni, patita durante la guerra e nell’immediato dopoguerra, quando spesso fare due pasti al giorno era da ricchi, dove brodaglie e minestroni i cui ingredienti erano spesso lasciati all’immaginazione piuttosto che elementi reali, erano l’unico pasto quotidiano. Era così, bisognava accontentarsi perché quello passava il convento. Se poi fosse stata migliore quella condizione rispetto all’opulenza ed allo sperpero dei giorni nostri, beh questo non saprei dirlo e comunque non mi interessa nemmeno entrare nel merito. 20140913_133554Sta di fatto che, stando ai racconti dei miei nonni, ogni qual volta ci si metteva a tavola davanti a sbobbe brodose spesso a base di fagioli o patate, la speranza era quella di tirare su con il cucchiaio almeno qualche pezzetto di cotica o salsiccia una volta ogni tanto. Ovviamente nell’immaginario collettivo poter “pescare” ad ogni cucchiaiata un boccone prelibato con un pezzetto di ciccia era il sogno più ambito, tant’è che nel comune parlare di quei tempi la locuzione “ogni cucchiara ‘na coteca” divenne un modo di dire che stava a significare una condizione di vero privilegio. 20140913_135727E questa è la frase che mi è venuta in mente quando per la prima volta sono sceso a pescare nel no kill dell’Ansiei con i miei amici Remo e Massimo. Appena arrivato in alveo il colore un po’ bianchiccio dell’acqua mi aveva lasciato qualche perplessità, ma dopo aver effettuato i primi due lanci, due di numero, con relativa cattura di due pesci (ogni cucchiara….), beh ogni dubbio è svanito così come la leggera nebbiolina del mattino. 20140913_121741I raggi del sole ormai incontrastati, illuminavano la miriade di insetti, varie specie di plecotteri ed effemerotteri, che schiudevano costantemente e salivano dalla superficie dell’acqua. Remo, Massimo ed io con l’adrenalina a mille, ci alternavamo nella pesca utilizzando prevalentemente red spinner di varie dimensioni e a volte qualche imitazione di plecottero (le leuctra fusca facevano da padrone). WP_20140913_002Un vero sparo di fuochi di artificio, le catture si susseguivano a ripetizione sia su pesci che bollavano, sia in caccia. Pesci dalla livrea e dalle pinne veramente stupendi e di taglia discreta. Insomma, catture a non finire, tranquillità di un fiume bellissimo, ottima compagnia di amici, cosa si poteva pretendere di più? L’auspicio è che presto ci sia di nuovo l’opportunità di mangiare questa minestra.

Marco Travaglini

WOODCOCK Cococciaro

FLY TYER : WALTER LUZI

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AMO                 MUSTAD 539 E  12
FILO                  MARRONE
CODE               FIBRE CODA    FAGIANO
ADDOME      RACHIDE PIUMA DI GALLINA
ALI                     BECCACCIA
TORACE         KAPOK MARRONE
HACKLES      PIUMA GALLO GINGER
TESTA               FILO DI MONTAGGIO

Sistemando le vecchie foto … quanti ricordi !

a cura di Sandro Spuria

img003Sistemando una scatola in soffitta,ho ritrovato alcune vecchie foto e mi sono soffermato a ricordare….ricordare con piacere le prime uscite all’estero, in questo caso si tratta del fiume Traun, in Austria. All’epoca bastava poco per divertirci, un paio di stivali in pvc Ocean ed una sola canna ma quante emozioni!!!!!!!

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Trote e temoli talmente grandi che a volte era difficile guadinarli, ma soprattutto ci permettevano il lusso di pescare solo a secca, a volte bastava un solo pesce per farti felice. con qualche amico la giornata passava veloce.

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Frittura di olive all’Ascolana direttamente sul fiume nei pressi della  casetta del guardiapesca.

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Foto di gruppo con al centro un caratteristico guardiapesca , aveva anche la moto abbinata al suo abbigliamento, potete immaginare che antichità ma purtroppo non sono riuscito a trovare la foto. Il caro amico Pietro , che da buon piemontese viaggiava sempre con una scorta di ottimo vino che si fa dalle sue parti, lo invita a bere.

img005Foto molto scura e per niente bella, ma la più interessante; le macchioline chiare che si vedono sono sedge, che alla sera schiudevano in quantità industriale, ti entravano sotto le maniche, sul collo, dentro la bocca .

Sandro Spuria

Gita sociale Fly Fisherman Club

a cura di Marco Travaglini ( Pres. Fly Fisherman Club)

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Dire che la pesca ed in particolare quella con la mosca sia anche aggregazione, amicizia e convivialità significa scendere nel banale e nell’ovvio, ma organizzare un’uscita di gruppo ed essere pienamente soddisfatti ed appagati è tutt’altro che scontato!IMG_7098E questo grazie anche all’ospitalità, la competenza e la professionalità di chi ci ha ospitato ossia Angelo Piller e Nadia nella loro Villa Marinotti (le torte di Nadia sono inenarrabili). 10580939_715445675190881_7892000582833041767_oSe ne vanno così i tre giorni organizzati dal Fly Fisherman Club e relative famiglie nelle valli del Cadore, tre giorni all’insegna dell’allegria, del riposo, ma soprattutto…..pesca!!! IMG_7079Si comincia venerdì, tutti sul Piave zona libera; il tempo non è proprio il massimo, ciononostante si pesca intensamente con buoni risultati in termini di catture anche se la difficoltà dei pesci permette di riempire il cestino (virtuale ovviamente) solo ai più tecnici.IMG_6949 Sabato Ansiei da mattino a sera e qui le catture, specie pescando a secca, sono innumerevoli tant’è che a fine giornata non abbiamo la benchè minima idea del numero dei pesci catturati. Schermata 2014-09-15 alle 12.21.46Solo crampi notturni al bicipite destro (sinistro per i mancini) ci ricordano di avere forse esagerato. IMG_6919Domenica mattino ci si divide fra la pesca sul Piave e la bellissima fiera mercato di Pieve di Cadore (per la gioia delle mogli) per poi prendere nel pomeriggio, con un po’ di tristezza, la via di casa.

Marco Travaglini

 

SITUAZIONE LIVELLI ARS TRONTO

IMG_6280Nella prima parte della settimana scorsa, abbiamo avuto pioggia e temporali che hanno sporcato l’acqua ed in parte reso impescabile il tratto dell’ARS Tronto.
Mercoledì-Giovedì gradualmente tutto è tornato alla normalità fino a vedere, tra venerdì e Sabato, la situazione tornare alla normalità con livelli buoni e acqua pulita.foto 2

Tutto questo ha portato ad un blocco dell’attività dei pesci presenti nella riserva infatti alcuni pam sono scesi a pesca e riscontrato pochissime catture sicuramente per via dei livelli alti e l’acqua sporca a causa delle piogge.Poi da Sabato mattina la situazione è cambiata ripristinando le condizioni del fiume e in gran parte anche schiuse e attività dei pesci.IMG_6262

A tutti i frequentatori dell Ars Tronto e sopratutto a quelli che vengono da lontano, consigliamo di contattarci per avere info in tempo reale sulle condizioni del fiume, troverete tutti i recapiti collegandovi al nostro sito www.flyfisherman.it

ATTENZIONE: Questa settimana si preannuncia buona per cui diamoci una mossa e ……in bocca al lupo 😉IMG_0787