Negli ultimi giorni sono iniziati ed in parte realizzati alcuni importanti interventi lungo le sponde della riserva ARS TRONTO. il tutto coordinato da Francesco Quagliarini che in poco tempo ha saputo mettere insieme gli uomini giusti ed organizzare una serie di lavori fondamentali per la fruibilità del fiume da parte degli amici frequentatori:
– pulizia confluenza fino al collettore (in questi giorni si arriverà fino alla carbon);
– Nei pressi del ponte romano è stata ripristinata la tabella, tolta la bacheca .
– IMPORTANTE !!! AL ponte romano adesso è possibile accedere al fiume per mezzo delle scalette in pietra non essendoci più il cancello chiuso, per cui l’accesso al fiume risulta molto più agevole.
– E’ stato pulito l’ ingresso alla cascata delle canterine;
– E’ stata effettuata un accurata pulizia all’ingresso nella zona dell’agraria con parziale ripristino dell’imbocco al fiume (solo da rifinire nei prossimi giorni);
– E’ stata effettuata la pulizia dell’ingresso nei pressi del centro commerciale OASI.
Nei prossimi giorni si provvederà alla pianificazione degli altri interventi .
Il FLY FISHERMAN CLUB
a cura di WALTER LUZI
Amo anak h 130 bl 20
Filo uni-thread 17/0 bianco
Code tre micro fibetts bianche
Addome kapoc grigio chiaro
Rigaggio un-nylon bianco
Torace foam nero kapoc grigio scuro
Testa filo di montaggio
a cura di Beniamino Costantini
Dal desiderio di scoprire sempre meglio il fiume che attraversa il nostro territorio; abbiamo deciso di organizzare un’uscita di pesca in un luogo poco frequentato del tratto libero del Tronto.
Il tratto in questione è di categoria B, ed è poco frequentato poiché l’accesso al fiume è molto scomodo e soprattutto le sponde così come l’aveo fluviale sono veramente poco accessibili.
Così in una calda domenica mattina io ed Antonio, siamo partiti all’avventura, dedicando un’intera giornata al fiume.Arrivati sul posto siamo rimasti subito colpiti dal paesaggio, molto simile a quello di un torrentone alpino, disseminato di rocce e giganteschi massi, che ostacolavano il passaggio.
Affrontare questo tratto di fiume è stata veramente una cosa ardua, non solo per l’azione di pesca ma anche e soprattutto nel risalire il corso d’acqua.
Improvvisati scalatori, abbiamo sondato ogni buca e correntina che via via ci si presentava, riuscendo a catturare stupendi pesci su degli scorci paesaggistici da togliere il fiato.
Molti pesci ferrati sono stati veramente difficili poi da guadinare, ne ricordo uno dove, oltre alla consueta collaborazione tra pescatori, Antonio si è dovuto improvvisare equilibrista per raggiungere l’acqua e per poi prendere il pesce.
Prevalentemente in tutti i tre chilometri di tratto che abbiamo battuto, abbiamo pescato a ninfa, lasciando la secca sono a quelle poche occasioni, dove vedevamo il pesce bollare.
Passata tutta la mattinata e buona parte del pomeriggio su questo tratto, ormai stremati dal continuo arrampicarsi, abbiamo deciso di di fermarci un attimo per riprendere fiato , bere e mangiare 🙂
….. continua 🙂
Siamo lieti di comunicarvi che la nota rivista “Fly Line ecosistemi fluviali” nell’ultimo numero (4 dell’anno 29 Luglio /Agosto 2014) ha pubblicato un articolo che descrive le attività del Fly Fisherman Club, impegnato non solo a divulgare la pesca a mosca ma anche alla salvaguardia dell’ambiente. Ricorda inoltre il prolungamento del tratto No-Kill della ARS TRONTO che è passato da 3,8 a quasi 8 Km, cita inoltre il passaggio del club da UNPEM a LEGAMBIENTE confermando la mission della forte attenzione verso gli ecosistemi fluviali e il rispetto per l’ambiente, in particolar modo per i fiumi e i pesci che li popolano.
DRESSING :
AMO : #14 GRUB
FILO DI MONTAGGIO : 8/0 Black
CODE : Fibre di Pernice
ADDOME : Goose Biot
SACCA ALARE : Flash Back Black
TORACE :SLF Dubbing Olive
TESTA : Bead Tungsteno 2,8mm
Finalmente questa settimana ci ha permesso di pescare discretamente grazie ai livelli bassi e l’ottima attività dei pesci.
Abbiamo effettuato diverse uscite con trote mooolto attive su grosse mosche da caccia, ottima resa anche con le ninfe classiche in fagiano o lepre presentate nei classici giri di corrente o pescando a vista( bellissimo), poi coup con imitazione di effimere chiare su amo del 18 con buona attività fino a notte.
Per la pesca in caccia ottima la adams parachute e i terrestrial tipo coleottero da lanciare sotto la vegetazione o fatti pattinare. Verso sera l’attività si sposta sulle effimere qualche sedge e l’insuperabile Arpo.
Quasi tutte le sere di questa settimana , dopo le 20:00 e fino a notte abbiamo assistito a coup de soir degni di questo fiume con pesci che bollavano ripetutamente a ritmi frenetici portandoci ad uscire dall’acqua a buio pesto 🙂
Una cosa importante che spesso fa la differenza, quando le trote bollano, è cercare di non camminare troppo dentro il fiume e magari scegliersi uno spot in cui stanare i pesci e godersi l’attività frenetica che , stando fermi, non verrà interrotta dai nostri movimenti o dalle “ondine” che provochiamo mentre ci muoviamo, sono tutti particolari importanti che spesso fanno la differenza forse come il lancio o la scelta della mosca!
A presto,
Il fly fisherman club
Domenica 6 luglio 2014 si e’ svolta con successo a San Benedetto del Tronto la seconda edizione della ” Passeggiata nell’arte – L’oro del Piceno 2014″ organizzata dall’ associazione culturale Arte & 20 che si svolgera’fino al prossimo 31 agosto.Il Fly fischerman club di Ascoli Piceno ha partecipato, e partecipera’ ancora nelle serate del 27 luglio e 31 agosto prossimi, allestendo uno stand diviso in tre parti: una parte dedicata alla costruzione pratica delle mosche, una parte dedicata all’ esposizione delle canne in bamboo ed infine un’ altra incentrata alla proiezione delle spettacolari immagini dei viaggi di pesca del club.
Come potete immaginare tanti sono stati i curiosi e gli appassionati che si sono fermati per chiedere informazioni sulla Ars Tronto e sulle attivita’di club, hanno visitato il nostro stand anche le ballerine brasiliane con Luciana Chagas che in occasione dell’inaugurazione dell’evento hanno girato il video HAPPY-ARTE.
Orgogliosi della bellissima serata tutto il club non puo’ far altro che ringraziare tutte le persone che ci hanno dato la loro attenzione, gli organizzatori ed in particolare il comune di San benedetto del Tronto al fine di far conoscere ai molti l’affascinante mondo della pesca a mosca.
Beniamino Costantini
qui potete leggere l’articolo pubblicato dal sito Quotidiano.it
“Truentum”, così lo chiamò Plinio il Vecchio; era ed è tutt’oggi uno dei più importanti fiumi dell’Italia centrale del versante Adriatico non solo da un punto di vista alieutico, ma anche paesagistico e idrografico. Ci piace pensare di poter fare in maniera del tutto fantasiosa, un viaggio percorrendolo dalle sorgenti (monti della Laga) sino al mare (Martinsicuro). Sgorga dal Monte Laghetta del comprensorio del Parco dei Monti della Laga da dove partiamo di buon mattino e già prima di ricevere il Trontino, sarebbe il caso di fermarsi per una sosta culinaria: ci troviamo in corrispondenza della piana di Amatrice e due bucatini all’amatriciana sarebbero d’obbligo. Ma proseguiamo, ci attendono ancora oltre 100 Km di viaggio e non possiamo perdere troppo tempo!
Dopo pochi chilometri ecco il Rio Scandarello sulla nostra sinistra, riale emissario del bellissimo lago a cui da il nome e nelle cui acque nuotano grossi lucci e ciprinidi di varia natura. E’ in questo punto che il Tronto, ormai fiume, comincia a serpeggiare giocando con la vecchia consolare Salaria dove si possono ancora ammirare vecchie pietre miliari lasciate dai Romani.
Qui respiriamo veramente un’aria d’altri tempi, storia, natura, due parchi (Sibillini e Laga) a fare da cornice, affluenti incontaminati come il Nea ed il Saletta insomma verrebbe voglia di gettare l’ancora e rimanere per ore a respirare quest’aria perdendo la percezione del tempo. La curiosità di andare avanti ha però il sopravvento. Pochi chilometri e ci imbattiamo nei primi PAM del No Kill di Rieti (siamo nel Lazio). Siamo in località Libertino entrata nella leggenda per la famosa trattoria ormai dismessa da Orlando, un tempo tappa obbligata per il trotaiolo della domenica. Proseguiamo velocemente per non disturbare i numerosi pescatori presenti fino a Grisciano, ultimo paese del Lazio che segna il confine della riserva No Kill della Provincia di Rieti nonché patria della “Gricia” una sorta di amatriciana bianca. Si entra nelle Marche. La Provincia è quella di Ascoli Piceno. Non passa inosservato subito dopo il confine, il torrente Chiarino. Affascinante quanto difficile da un punto di vista piscatorio, è uno tra i più belli affluenti del fiume Tronto. Ci piacerebbe fermarci per poterlo sondare, ma non disponiamo di almeno una quarantina di minuti di cammino per poterlo risalire (possibile solo con il cavallo di S.Francesco!) e quindi proseguiamo con sommo rammarico. Scendiamo velocemente accompagnati dal rumore dell’acqua che qui si fa abbondante; raschi, correntine e qualche buca caratterizzano la morfologia del fiume che rimane a vocazione salmonicola. Agevole, comodo invitante, il Tronto qui è meta preferita dalla maggior parte dei pescatori locali. Attenzione, senza quasi neanche accorgercene stavamo per urtare un gruppo di cinghiali giunto al fiume per abbeverasri. Non è assolutamente cosa rara! Continuiamo la nostra corsa, Vezzano, Trisungo, Favalanciata e Quintodecimo; qui il fiume si incassa tra due contrafforti di tufo e raggiungerlo così come pescarci diventa molto più impegnativo, ma il detto “per aspera ad astra” assume quantomai veridicità. Non è infatti raro imbattersi, pescando in una delle numerosissime grosse buche, in trote oltre il kg di peso, pesci dalla livrea mozzafiato. Eccoci ad Acquasanta Terme e qui dopo aver ricevuto le acque delle numerose sorgenti sulfuree e dello splendido ed incontaminato torrente Garrafo, il fiume diventa a vocazione ciprinicola. Per nulla antropizzato e con le acque ancora ragionevolmente pure, il Tronto offre, in questo tratto, numerose possibilità di pesca e divertimento fino ad arrivare alla città di Ascoli, sita a circa 20 km più a valle. Eccoci, scorgiamo da lontano il Ponte romano di Borgo Solestà inizio dell’ARS Tronto oltre naturalmente le numerose torri che caratterizzano il centro storico (Ascoli città delle Cento Torri). L’acqua torna improvvisamente fredda, non è un miracolo del Patrono S.Emidio, ma è la centrale Enel che si libera dell’acqua imprigionata a monte. Il fiume torna ad essere habitat ideale per i salmonidi. E tant’è. Sette chilometri di riserva, praticamente quasi tutto il centro abitato della città, adibiti a No Kill per pesca a mosca e spinning. Grosse sagome di fario ed iridee solcano le acque brulicanti di insetti. La sera, specie nei mesi caldi, qui c’è sicuramente da divertirsi.
Attraversata l’ARS Tronto e quindi la città di Ascoli Piceno ci accingiamo ad affrontare gli ultimi 20/25 km del nostro viaggio. Il fiume si allarga, a tratti si addormenta in lame e buche per poi risvegliarsi improvvisamente con qualche rapida corrente, ma ormai siamo nel fondovalle e la morfologia è quella tipica del piano. carpe, cavedani, barbi e qualche rara trota (neanche troppo rara) proveniente dalla riserva a monte, popolano queste acque, un tempo, quando il gasolio costava qualcosina meno dell’oro, meta preferita di pescatori provenienti da fuori regione, soprattutto bolognesi, che qui trascorrevano interi week end di pesca intensiva.Eccoci, ci siamo, la riserva naturale Sentina con la sua miriade di uccelli migratori e stanziali, ci segnala che l’acqua salata è ormai vicino. Scorgiamo anche i primi ombrelloni e qualche sdraio e in tutta sincerità la voglia di andare a sbirciare qualche bikini estremo è fortissima; ma attenti, concentrazione, il nostro viaggio non è ancora finito, siamo ormai alla foce del Tronto e due lanci con un grosso streamer o imitazione di gamberetto potrebbero stimolare qualche leccia o spigola che qui si aggirano a caccia di cefali. Bene ormeggiamo il nostro canotto ideale, scendiamo e cominciamo subito a pianificare qualche uscita reale, dovunque essa sia, sul nostro bellissimo fiume, ne vale veramente la pena!
Grazie Tronto, Marco Travaglini
a cura di Walter Luzi
Da un’idea di Leonello Negozi
La quantità del materiale a propria discrezione
Filo : a seconda dell’imitazione
Amo : qualsiasi misura e tipo per secca
Code Addome : fibre PP cordoncino
Rigaggio : filo di montaggio
Ali : fibre PP
Testa : filo di montaggio