Come ogni anno venerdì 28 giugno si e tenuta la consueta cena con tutti i componenti del club accompagnati dalle rispettive famiglie. Una bellissima serata con tante risate e racconti di pesca. Racconti di catture di pesci giganti che via via che si beveva diventavano più grossi. Durante la serata nei pochi momenti di lucidità si è parlato delle future uscite di pesca pianificando anche dei possibili itinerari esteri.
La serata e trascorsa così in maniera impeccabile immersi nella suggestiva atmosfera della riviera delle palme di San benedetto del Tronto
Si ringrazia tutto lo staff dello chalet RIVABELLA che ha saputo accoglierci e viziarci con le loro migliori specialità.
ciao a tutti, Beniamino Costantini
A cura di Sandro Spuria
Foto di gruppo con Palù e tanti giovani pescatori a mosca (ora vecchiotti) che forse stenteranno a riconoscersi. Francesco è un personaggio particolare che merita di essere considerato fra le persone che hanno dato qualcosa di importante alla pesca a mosca , non soltanto in Italia.
In seguito al suo arrivo ad Ascoli ci coinvolse a partecipare ad un suo corso di pesca sul fiume Gacka, che ci diede l’opportunità di conoscere un altro grande Milan Stefanac , il leggendario guardia pesca e prima grandissimo bracconiere (purtroppo per necessità), poi altrettanto grande pescatore.
Le foto sono state fatte nell’albergo sul fiume che ora, in seguito alla guerra che ha diviso la Jugoslavia , non esiste più. Con noi c’era anche l’allora direttore.Il fiume ha comunque aiutato la gente della valle a superare momenti terribili, sia nella seconda guerra mondiale che in seguito alla sconvolgente guerra civile che ha diviso il paese.
Ciao a tutti, Sandro Spuria
by Luca Santoro
DRESSING :
AMO : Tiemco 103BL
FILO DI MONTAGGIO : 8/0 Rusty Brown
CODE : Fibre di Gallopardo
ADDOME : Turkey Biot Mogano
HACKLES : Piuma di Collo di Gallo Brown
ALI : Polypropilene White
TORACE :Dubbing di scoiattolo
SPLIT : Foam da 1mm Bianco
TESTA : Filo di Montaggio
a cura di Walter Luzi
Anche quest’anno la Sim Scuola Italiana di Pesca a Mosca ha organizzato un festival veramente al di sopra delle aspettative a Castel di Sangro , come sempre il tutto al Convento Della Maddalena antistante al quale scorre il fiume Sangro .
Costruttori da tutto il mondo 21 in tutto di cui 11 stranieri dall’olanda , regno unito , spagna , norvegia .
Costruttori di canne in bamboo dell’Ibra , antiche attrezzature , venditori di materiale da pesca .
Mini corsi di costruzione artificiali e mini corsi di lancio e’ stata allestita anche una vasca di lancio , nella quale tra i tanti lanciatori Mauro Borselli ha avuto modo di far vedere l’ azione di alcuni dei suoi artificiali , in particolare una rana finta che dall’ erba entrava nella vasca e questo ha richiamato l’attenzione di diverse persone .
Molti gli appassionati attirati dai costruttori Italiani e stranieri e anche sul fiume si sono cimentati nel lancio istruttori e non .
Naturalmente il Fly Fisherman Club non poteva mancare
e alcuni componenti dell’FFC sono stati presenti al Fly Festival .
Naturalmente l’appuntamento è per la prossima edizione !
A presto, Walter Luzi
Siamo nel 2004, io e Sandro ormai malati di Russia e di salmoni prepariamo il viaggio sempre nel mese di Giugno (che e’ quello della risalita estiva), questa volta su un affluente basso del Varzuga, il Kitza del quale Sasha ci aveva parlato molto bene.
Ci organizziamo come in passato per arrivare al paese Varzuga.Questa volta ci accompagna solo Sasha poiche’ Alexiej e’ impegnato con il dottorato e sta presentando una tesi sul salmone atlantico .
I preparativi per il volo in elicottero come al solito, e il giorno 7/6/2004 atterriamo a monte del Kitza .
Ci rendiamo subito conto che le condizioni non sono le migliori, livelli alti per le recenti pioggie, fiume ,un correntone unico, e non e’ possibile neanche entrare in acqua. Facciamo comunque qualche tentativo , ma non e’ sicuramente un fiume da pescare con la mosca almeno nella parte alta.
Facciamo il campo e preparariamo il phontom . Il giorno dopo decidiamo di ridiscendere fino alla confluenza con il Varzuge dove avremo fatto un’altra tappa (ci attendono quasi 20 km di percorso) Durante il viaggio attraversiamo un lago e dopo vari tentativi riusciamo a trovare l’uscita. Arriviamo alla confluenza al mattino, dopo aver viaggiato anche la notte il 9/6/2004 . Siamo ospiti di un distaccamento militare di guardie forestali , devo dire molto disponibili. I contatti con l’elicottero non sono dei migliori, non ci resta che attendere.
Di fronte al campo c’e’ il paese di Kuzomen, e vediamo il grande estuario fra il Varzuga e il Kitza. Essere fra due fiumi, in piena risalita di salmoni, e non poter pescare poiche’ non avevano il permesso, e’ stato un po frustrante. Ma aspettiamo speranzosi quel benedetto elicottero che arriva il giorno 11/6/2004. Morale persi 4 giorni di pesca .
Si parte finalmente per il Varzuga, tappa Japoma camp dove rimaniamo per due giorni catturando diversi salmoni ,poi nuovo campo in Arengaa place dove rimaniamo fino al 15/6/2004 con diverse catture e molti persi. ( la delusione iniziale era quasi sparita )
Smontiamo il campo poiche’ l’elicottero ci verra’ a prendere al mattino dopo ore 9,00. Per sicurezza tramite il satellitare Sasha chiama per conferma ,ma con scuse e preoccupazione ci dice che il veivolo non e’ disponibile poiche’ impegnato ad accompagnare alte rappresentanze politiche. A quel punto Sandro prende la decisione piu’ giusta per rispettare i nostri tempi del ritorno. Rimontiamo il phontom, carichiamo il tutto e partiamo verso il paese Varzuga via fiume alle ore 2.00 .
Il viaggio piu’ sofferto che abbia fatto… il freddo , l’ansia, i tratti di fiume dove Sasha ci rimorchiava col suo motore , 28 Km di fiume che non dimentichero’.
La vacanza si conclude a Varzuga alle ore 7.00. Poi il ritorno come al solito.Nonostante il flop dell”anno precedente rimaniamo in contatto con i nostri amici , ma da subito ci fanno capire che quel tipo di organizzazione non sara’ piu’ possibile poiche’ il grande capo Kollushjon ha avuto un incidente mortale e l’area Varzuga e’ affidata a rappresentanti governativi .
L’opportunita’ di aver potuto pescare per anni a costi contenuti in fiumi favolosi e’ sicuramente una esperienza indescrivibile.Tutte le belle storie hanno fine …. rimane un indelebile ricordo , di amici, di posti , di fiumi , di salmoni , di profumi …
di quando un sogno diventa realta’.
Ciao ,Ubaldo Angelini
by Remo Blasi
MATERIALI IMPIEGATI
AMO : HANAK 130 BL o simile #12-18
CORPO : Dubbing grigio naturale o sintetico
FILO DI MONTAGGIO : Nero
TORACE : Dubbing grigio naturale o sintetico
CODE : Barbule di gallo grizzly e brown
HACKLES : Gallo grizzly e brown
ALI : Antron Yarn bianco
a cura di Walter Luzi
Si svolgerà “PASSEGGIATA NELL’ARTE – L’ORO DEL PICENO” a San Benedetto del Tronto, anche quest’anno , dal 06/07/2014 al 31/08/2014 tutte le domeniche ,come sempre in piazza Matteotti e nelle vie contigue .
Rievocazioni storiche , musica , mostre di artisti , dimostrazioni etc..
Anche l’ARS TRONTO con il FLY FISHERMAN CLUB di ASCOLI PICENO , circolo di LEGAMBIENTE , sarà presente come negli altri anni con dimostrazioni di costruzione artificiali , canne in bamboo etc..
Ormai la penisola di Kola ci ha conquistato, soprattutto per i suoi fiumi ricchi di salmoni atlantici….Nel giugno 2002 , siamo io e Sandro a pesca sul Varzuga, (gli altri amici per motivi vari non possono partecipare).
I rapporti instaurati con Alexiej e Sasha e il consenso dell’ispettore capo Kollushion, ci consentono ancora di far parte della spedizione scientifica, aggirando i costosi campi sia Americani che Russi.Stabilito un altro contatto in questo anno, cambiamo itinerario.
Si arriva in aereo da Roma a San Pietroburgo, poi con il treno ,attraverso la Karelia, dopo 24 ore,si arriva a Kandalaska.(viaggio lungo ma confortevole con cuccetta e vagone ristorante) Qui ci aspetta Sasha con un fuoristrada ma ci attendono ancora quasi 200 km per giungere al villaggio con meta’ percorso su asfalto, il resto in sterrato. Durante il viaggio ci fermiamo sul mitico Umba, solo per una pausa,e finalmente arriviamo stanchi morti a Varzuga .Il giorno seguente iniziano i preparativi per la spedizione. Per fortuna il Phontom e’ stato conservato bene insieme ai due galleggianti, e il resto della attrezzatura(tende, materassini e altro ).
Un elicottero carica il tutto e ci porta su un affluente del Varzuga, lo Iusja, qui ci lascia vicino ad un capanno dove facciamo campo.
Il giorno dopo montiamo il phontom e tutto il resto e ci apprestiamo alla discesa .
livelli sono bassi, e i salmoni ancora non sono arrivati per cui viaggiando fra non poche difficoltà’ (a volte trascinando il phontom su un palmo d’acqua), ci fermiamo penso all’una di notte in un campo in allestimento (c’erano solo tende e gli ospiti erano finlandesi), dove ci rifocilliamo insieme al responsabile che ci offre vodka e salumi vari.
Si riparte e dopo qualche pescata in spot interessanti e redditizi, finalmente arriviamo sul Varzuga.Il secondo campo lo facciamo a valle della confluenza con il Pana, dove peschiamo diversi salmoni. Dopo due giorni si riparte per un altro campo vicino a un piccolo affluente il Kriviez, e anche qui salmoni freschi di risalita (3-5 kg).Prossimo campo e’ presso il torrente Arenga. (percorsi in tutto quasi 72 Km via fiume )
Uno spot bellissimo che ci regala anche diversi salmoni a secca con la mitica Bomber fly.Il viaggio finisce con l’elicottero che ci riporta a Varzuga da dove riaffronteremo a ritroso il ritorno a San Pietroburgo e poi a Roma.
L’anno successivo nel 2003 ,sempre nel mese di Giugno, ripetiamo lo stesso itinerario, facendo solo tre campi ,ma i risultati sono sempre ottimi . Facendo due conti abbiamo catturato in due un centinaio di salmoni piu’ altri persi, fantastico….
e a presto per l’ultima puntata , la piu’ sofferta, e scoprirete il perche’…..ciao
Ubaldo Angelini
Nome = ARPO
Fly Tyer = ANGELO PILLER
Una delle mosche storiche italiane. La sua efficacia non ha bisogno di conferme. La sacca in cdc naturale rende questo artificiale molto galleggiante e allo stesso tempo vi conferisce una vitalità straordinaria. Emergete, effimera, tricottero o plecottero? Semplicemente Arpo !
Lunedì 2 Giugno 2014 ci siamo riuniti per sistemare alcuni sentieri nel tratto centrale della riserva, in particolare abbiamo tagliato l`erba e i rovi lungo il sentiero che porta alla confluenza del Rio Chiaro e lungo il sentiero che porta alla cascata delle Canterine.
Decespugliatore, rastrello, falce, pala ecc non sono attrezzi abituali per andare a pesca e qualche pescatore preferisce sicuramente l’utilizzo della canna, mulinello e la coda di topo ma la manutenzione dei sentieri e la cura del fiume sono importanti come è importante combattere il bracconaggio intensificando i controlli, sono tutte attività che sottraggono ore di pesca ma è importante per continuare a praticare la nostra passione e condividerla con gli altri in futuro.
Ma veniamo alla situazione dell’ARS TRONTO, durante tutta la settimana il fiume è stato pescabile con i livelli buoni e acqua pulita. Abbiamo riscontrato una buona attività delle trote, pescando a ninfa e in qualche occasione anche a secca, purtroppo non ci sono ancora le schiuse degli altri anni e le effimere si vedono solo la sera ma senza scatenare le frenesie delle trote che bollano .
A testimonianza del fatto che i pesci sono sopravvissuti alle piene ma sopratutto che anche i grandi pesci ci sono ancora è stata catturata una bellissima fario over 50 cm , presa con un piccolo streamer usato a vista su questo pesce che era in caccia in acque basse. Le trote ci sono ma vanno cercate con cura pescando bene in tutti i posti sia in corrente che nelle morte variando la tecnica e l`approccio .
Le foto inserite per illustrare l`attuale situazione del Tronto si riferiscono al tratto che va dalla confluenza del chiaro alla zona a monte dei due ponti .Anche Ieri Domenica 8 Giugno alcuni amici hanno catturato diverse trote e la situazione sembra ormai volgere al meglio 🙂
Al prossimo aggiornamento
Il Fly Fisherman Club