FLYG NYMPH by Graziano Viviani
Il Fly Fisherman Club di Ascoli Piceno rende nota la sua nuova identità come circolo di LEGAMBIENTE.
Dopo molti anni passati all’interno dell’U.N.Pe.M. (Unione Nazionale Pescatori a Mosca), arriva la decisione di passare ad una delle associazioni ambientaliste più quotate e rappresentative a livello nazionale per aumentare la forza e la visibilità dell’ARS Tronto, non solo nell’ambito della pesca sportiva. Con l’occasione vogliamo ringraziare in primis l’U.N.Pe.M. per tutto quanto occorso in questi anni e per le opportunità di crescita che ci sono state concesse. Il Fly Fisherman Club, in qualità di circolo di LEGAMBIENTE pertanto proseguirà nel suo rinnovato progetto di gestione partecipata del No Kill ascolano affinchè questo sogno, divenuto ormai una realtà, sia condiviso da un sempre maggior numero di pescatori e non.
Un doveroso ringraziamento va all’amministrazione provinciale di Ascoli Piceno nelle persone di Alessandro Filiaggi e della dott.ssa Anna Maria Lelii che sin dall’inizio della nascita del progetto ARS Tronto (2007), continuano imperterriti a rinnovarci la loro piena fiducia e disponibilità, ma soprattutto ci preme ringraziare gli esponenti sia di LEGAMBIENTE Marche che quelli provinciali: non hanno avuto dubbio alcuno nel credere nel nostro progetto, pur conoscendoci solo marginalmente, dandoci piena fiducia e disponibilità nella prosecuzione di questa avventura che si chiama ARS TRONTO. Noi del Fly Fisherman Club faremo tutto il possibile per non tradire questa fiducia, ma soprattutto daremo il massimo per non tradire la fiducia di quanti frequentano e frequenteranno le acque del nostro amato Tronto ascolano.
Il Fly Fisherman Club
Il Presidente Marco Travaglini
Considerando lo scioglimento della neve, alcune giornate di pioggia e i lavori in galleria ENEL ad Arquata del Tronto , ( per questo ultimo motivo l`acqua viene direttamente dal Tronto alto senza essere invasata ) i livelli della Ars Tronto tendono ad essere più alti del solito. Nonostante questo abbiamo avuto la possibilità di testare alcuni punti della riserva con buoni risultati sia per quanto riguarda le schiuse che la presenza di pesci e che pesci !
Nelle ore centrali ci sono interessanti schiuse di plecotteri sul #16 -#18 ed abbiamo visto diversi esemplari di fario in attività.Anche i numerosi e sospettosi cavedani presenti sotto le sponde invogliano alla sfida e permettono comunque di trascorrere qualche ora a pesca nell’ Ars Tronto.Certamente l’acqua non è sempre limpida ma pian piano sta tornando a posto disegnando una nuova conformazione ricca di buche nuove , raschi e correnti, ottime postazioni per le trote presenti.Le attività di sistemazione sono già iniziate e il Fly Fisherman Club è all’opera per il ripristino degli accessi e i sentieri presenti nella riserva.
Nel frattempo restiamo disponibili per tutte le info relative a livelli, permessi ecc..
Vi aspettiamo sul fiume.
il Fly Fisherman Club
Ho avuto la fortuna di pescare in questo tratto in diversi periodi dell’anno e devo dire che ogni volta mi ha regalato giornate di pesca molto interessanti, per i pesci di qualità e per la conformazione del fiume che rende l’azione di pesca varia e tecnicamente impegnativa.
Ad inizio stagione (metà Marzo – metà Aprile), l’attività in superficie è buona con schiuse e bollate presenti per gran parte della giornata.
Verso Giugno ho ottenuto buoni risultati con formiconi in foam e grosse ninfe fatte ballare nei correntoni, vedere lo stop del finale e ferrare restando, per un secondo, con il dubbio di aver agganciato un tronco fino a che inizia il combattimento con le grosse fario o terribili iridee che mettono a dura prova i finali del 14-16 che normalmente uso, bellissimo !
Pesci comunque in piena forma e ben pinnati come questa fario presa dal mio amico Massimo a secca.
In estate , Luglio-Agosto , forse è il periodo più difficile per via delle alte temperature e la scarsa attività durante le ore centrali ma pescando a ninfa e streamer durante il giorno e a secca alla sera , ci si diverte in un contesto straordinario come quello delle dolomiti !
L’ultima uscita l’ho fatta a Settembre ed ho voluto pescare tutto il tratto dalla mattina alla sera, sondando ogni mattonella d’acqua, con terrestrial, mosche da caccia e micro ninfette, quest’ultime mi hanno dato enormi soddisfazioni praticando una pesca “ZEN” nelle acque più basse , restando sempre molto concentrato e attento ai minimi particolari (che hanno fatto la differenza) risalendo il fiume e pescando prima davanti a me,dove avrei messo piedi poco dopo ed è li, in un palmo d’acqua che ho catturato questa splendida fario !Ha preso la mia piccola ninfa ( su amo del 18-20) montata con fagiano e due giri di seta floss arancio prima della testa realizzata con una pallina di tungsteno color oro di 2,5 mm. In questo caso avendo la luce del sole che mi bruciava la superficie dell’acqua, devo dire che le cose che hanno fatto la differenza sono stati l’avvicinamento e sopratutto l’utilizzo dello strike indicator in foam adesivo ( tipo Pinch On Float). Questo tipo di strike per me è formidabile in quanto ti permette un approccio discreto e di avvertire in tempo reale la mangiata,per cui la ferrata arriva quasi contemporaneamente 🙂
Che dire, Santo Stefano di Cadore, ottima meta per chi ama la montagna , le dolomiti, la pesca a mosca !
La canna che ho utilizzato è una 9′ per coda 4 ma anche una coda 5 va benissimo dovendo pescare a streamer o con grosse ninfe.
Il tratto è lungo circa 4 Km ed è a numero chiuso per max 6 pescatori al giorno .
E’ consentito l’utilizzo di un solo artificiale senza ardiglione, per i permessi di pesca rivolgersi a : Cartolibreria Gant – informatica Gant via San Candido, 32 – 32045 Santo Stefano di Cadore ( BL) Tel 0435.62559
Per la sistemazione io ho scelto Villa Marinotti che si trova nella vicina Tai di Cadore (BL) con l’amico Angelo Piller, grande conoscitore di queste acque ma sopratutto grande pescatore, sempre disponibile per consigli pratici e indicazioni su questo tratto di fiume.
FLY TYER : Graziano Viviani
Emergente classica e universale, usata nel posto giusto al momento giusto fa sempre la differenza, specie nel tratto “tra i due ponti” .L’alta pressione di pesca in questo tratto della ARS TRONTO, mi ha portato a realizzare questa imitazione utilizzando materiali semplici e naturali per ingannare anche le trote più sospettose.
Nelle serate di Maggio-Giugno-Luglio nei momenti in cui le schiuse hanno inizio non possiamo non avere una dozzina di emergentine in CDC come questa 🙂
Provatela nelle vostre acque o magari qui in Ars Tronto.
Il Fly Fisherman Club
Realizzazione : WALTER LUZI
Questo artificiale fa parte di una serie di mosche appesantite che si sono rivelate assai efficaci come imitazione di larve di libellula, ma non solo. Plecotteri e ninfe piatte di effimera sono perfettamente riprese da queste imitazioni ad elevato grado di appesantimento, ovviamente adeguabile in funzione delle necessità.
LINK PER LEGGERE E SCARICARE L’ ARTICOLO IN PDF, DI WALTER LUZI SULLA RIVISTA FLY LINE ,RELATIVO A QUESTO DRESSING
Riva del Garda 29-30 marzo 2014
Nel weekend scorso si è svolto, presso il quartiere fieristico di Riva del Garda (TN), l’ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente.
Il Fly Fisherman Club, anche in questo caso, ha risposto presente allestendo uno stand che ha ricevuto un ottimo consenso da parte della numerosa gente intervenuta.
Gran parte del merito va all’instancabile Walter che, lavorando all’amico morsetto, fungeva da semaforo rosso per tutti coloro (famosi e non) che, una volta aggiratisi nei pressi dello stand, non potevano fare altro che fermarsi ad ammirare il suo operato.
Contestualmente alla fiera si è svolto il RISE FLY FISHING FILM FESTIVAL, che comprendeva nel programma anche il primo Tellmefishing Video Contest organizzato da H2O Magazine in collaborazione con Riva del Garda FIERE CONGRESSI e Trentino Sviluppo. Il TellMefishing, per chi non lo sapesse, è un concorso al quale potevano partecipare i migliori film non professionali sulla pesca a mosca, tra quelli precedentemente selezionati da un’apposita giuria.Grazie all’invito rivoltoci dall’amico Giorgio Cavatorti, anche il team di Fly Fishing Adventures ha partecipato all’evento inviando tre filmati e, soprattutto ricevendo la menzione speciale “Social” con la seguente motivazione: “In quanto gruppo più votato sui social network, per l’affiatamento e la partecipazione, e per aver restituito, con tre produzioni originali e di elevata qualità, una testimonianza della pesca che mette in risalto la dimensione dell’amicizia e della condivisione”. Merito di questo premio, sebbene condiviso tra tutti, va soprattutto all’amico Antonio Napolitano che più di ogni altro ha creduto a questo “progetto” e che, con la sua passione, è riuscito a coinvolgere gli altri quattro pazzi, Remo Blasi,Massimo Feliziani, Stefano Vitellozzi e Graziano Viviani.
Complimenti al Fly Fisherman Cub e complimenti ai ragazzi di Fly Fishing Adventures
Si è vero avere la ARS TRONTO a pochi Km da casa o dal lavoro è una vera fortuna ma qualche volta capita di voler cambiare tecnica o tipo di acqua e a quel punto si parte alla ricerca del classico laghetto per praticare una pesca diversa,con esche e prede diverse e difficoltà che mettono alla prova la nostra capacità di adattarci alle situazioni di pesca.
Pescare al lago è molto rilassante è farlo con il belly boat è il massimo! Sembra davvero di essere isolati da tutto e tutti e ci si ritrova a stretto contatto con la natura .
Potersi muovere in acqua, grazie alle pinne montate sugli scarponi o direttamente sui calzari dei waders, ci fa sentire parte integrante dell’ambiente in cui stiamo pescando, quando ci si muove in silenzio e nei momenti di pausa si vedono i pesci che nuotano sotto il belly.
Questa tecnica praticata con il belly ci permette di raggiungere gli angoli più impervi dello spot di pesca di conseguenza si hanno più attacchi e possibilità di catture
la canna che solitamente si usa è una 9′ o 9,6″per coda 7-8 ottima sia da riva che con il belly, le mosche più utilizzate in questo lago sono i popper in foam lanciati sotto la sponda ”
Il belly boat si può sgonfiare e trasportare dentro la sacca all’interno dell’auto oppure lasciarlo gonfio e legarlo sul portapacchi ( dipende dalla frequenza di utilizzo).
Pescando i bass con gli streamer o popper può capitare di catturare qualche lucciotto per questo sarebbe meglio utilizzare uno spezzone di fc oppure un cavetto d’acciaio per non richiare di perdere il “trofeo ” ma corriamo il rischio di compromettere la naturalezza dei movimenti dell’artificiale.
a cura di Aldo Angelini
MATERIALI IMPIEGATI :
Amo : Mustad 539 del n° 12 o altro a filo sottile
Filo di montaggio: nero
Coda : fibre di gallo Brown
Addome: rafia naturale
Ali : pelo di coda di vitello bianco
Collarino : hackle di gallo Brown
Testa : filo di montaggio