Proprio in questi giorni sono iniziati i lavori di risanamento e riqualificazione dell’area EX CARBON (zona S.Marcello/stadio ). Programmati da parecchio tempo siamo finalmente giunti alla fase di partenza.
Tali interventi riguardano non solo l’area specifica dove insisteva il vecchio opificio SGL CARBON ormai dismesso da anni, ma anche le zone limotrofe, compresa una vecchia stazion
di prelievo e pompaggio acqua sita proprio sulle rive del fiume Tronto subito a valle della confluenza con il torrente Chiaro all’interno dell’ARS. Il programma, come illustrato in più di un’ occasione dal Sindaco di Ascoli Piceno Castelli, prevede non solo una fase di bonifica e smantellamento delle vecchie strutture, ma anche un progetto di realizzazione del parco fluviale all’interno della città. Insomma ciò che il Fly Fisherman club si auspicava da anni ossia collocare l’ ARS TRONTO in un contesto più ampio di salvaguardia e valorizzazione, forse si sta pian piano concretizzando. Siamo ovviamente solo all’inizio, il lavoro da fare sarà tanto, ma altrettanto grande è la soddisfazione per noi del Fly Fisherman Club, per essere stati interpellati da parte del Comune di Ascoli per collaborare a questo ambiziosissimo e meraviglioso progetto. Sarà nostra cura tenervi aggiornati.
notizie correlate “ASCOLI NEWS” clicca qui
Il Fly Fisherman Club
Marco Travaglini
FOTO : Piceno Oggi – Ascoli News
In questo mese tratteremo un’effimera importante appartenente alla famiglia dell’Heptageniidae genere Rhitrogena e precisamente la specie Rhitrogena semicolorata.
Diffusione e specificit
Philum Artropodi
Ordine Ephemeroptera
Famiglia Heptageniidae
Specie Rhitrogena semicolorata.
La Rhitrogena semicolorata è presente su tutto il territorio italiano è un po’ difficile da classificare specialmente nella fase larvale – ninfale. E’ un insetto che colonizza gli ambienti sia di montagna che di pianura nei fiumi a media corrente. Le ninfe di mm 8/9 sono di colore nocciola con macchie scure sul torace. Il periodo di sfarfallamento va da aprile a novembre e compie una sola generazione all’anno (univoltina). La trasformazione in insetto adulto avviene sulla superficie dell’acqua mentre la ninfa galleggia liberamente. Le subimago hanno il colore del torace variabile dal nocciola chiaro all’olivaceo scuro. L’immago ha il torace di colore nocciola olivaceo intenso fino al marrone.L’ ovideposizione avviene in volo oppure toccando l’acqua con l’addome.
Subimmago
Immago
Generalità: ciclo biologico degli effemerotteri
A partire dallo stadio adulto gli Ephemeroptera smettono di alimentarsi a causa dell’atrofizzazione dell’apparato boccale. Non a caso in grecoephemeros significa “che vive un giorno”. Raggiunta l’immagine alare, la loro vita rimane infatti di breve durata: il più delle specie vive meno di un giorno, mentre solo alcune arrivano massimo a una settimana. Avendo così poco tempo a disposizione, gli insetti sono immediatamente alla ricerca di una compagna. L’accoppiamento avviene in volo, sempre nelle vicinanze dell’acqua. Il maschio afferra letteralmente la femmina trattenendola con le zampe posteriori (frequentemente più lunghe) e la tiene a sé con alcune appendici genitali di struttura a pinza o a forcipe. Per favorire l’individuazione delle femmine, che al momento dell’accoppiamento volano in grossi sciami nei pressi dell’acqua, i maschi possiedono generalmente degli occhi più grandi. In alcune specie gli occhi (che in quest’ordine sono sempre composti) sono suddivisi in due parti, una superiore – con delle faccette più grandi, ed una inferiore – con delle faccette più piccole. Nei Baetidae la parte superiore assume una particolare forma a torre dalla punta appiattita (formando i cosiddetti “occhi a turbante”) favorendo ulteriormente l’individuazione della compagna.
La brevità della vita degli adulti è compensata da un lungo processo di sviluppo larvale. Alcune larve arrivano ad impiegare 2 anni per raggiungere la prima muta (Ephemera danica), anche se la media rimane quella di un anno. Le larve di alcune specie posseggono ben 27 mute. Il loro sviluppo avviene completamente in acqua, o comunque nelle vicinanze della superficie. Si nutrono di piante ed alghe, e si ipotizza che alcune siano in grado di cibarsi di composti organici animali. Respirano grazie a branchie laterali appiattite, dette tracheobranchie (di solito 7) disposte lungo l’addome, anche se non mancano specie con branchie situate alla base delle coxe. In alcune specie le branchie possono essere in grado di vibrare agitando l’acqua intorno, in modo da supplire ad un’eventuale carenza d’ossigeno o addirittura in modo da generare una piccola spinta propulsiva nel mezzo acquatico. La maggior parte degli Ephemeroptera possiede tre appendici caudali, anche se nella rispettiva forma adulta ne possono manifestare un numero diverso.
Francesco Quagliarini
Continuando la nostra rubrica sul bamboo, vi illustriamo come realizzare e poi utilizzare un semplice attrezzo che vi aiuterà a legare gli anelli sulla canna.
Materiale utilizzato:
a) Listello in legno di abete lungo 1 metro e spesso 3×4cm
b) Scatola di viti a gancio
c) Tubetto di plastica
d) Bobinatore con filo per legature
Realizzazione:
1) Prendere il listello di abete e praticare tre fori, rispettivamente al centro e a cm 25 dalle due estremità dello stesso. Questi fori servono a sorreggere il tubicino che a sua volta sorreggerà il bobinatore. Considerando che il tubicino dovrà essere inserito all’interno dei fori, questi ultimi dovranno essere di diametro uguale a quello del tubicino utilizzato.
2) Fissare 6 o 8 viti a gancio dove posizioneremo la nostra canna per farla girare con entrambe le mani. Queste viti a gancio devono essere inclinate a formare un angolo di 45° verso il basso con la faccia anteriore del listello (E’ fondamentale che abbiano comunque tutte la stessa inclinazione rispetto al listello).
3) Due viti a gancio collegate a due contrappesi rispettivamente da 50 e 100 gr verranno utilizzati per stabilizzare il grezzo della nostra canna una volta posizionato all’interno delle viti a gancio.
Operazione di legatura:
Dopo aver posizionato e bloccato le serpentine con un po di carta gommata sul grezzo, iniziare la fase di legatura; la particolarità di questo attrezzo è che si avranno tutte e due le mani libere per poter meglio avvolgere il filo intorno alla serpentina.
Si raccomanda di utilizzare un bobinatore adeguato alla grandezza della bobbina affinchè si possa generare un discreto tensionamento del filo.
I due contrappesi dovranno essere posizionati alle estremità del grezzo (quello più leggero sulla parte più esile e quello da 100 gr sull’altro lato).
Effettuate tutte le legature se si vuole mantenere la colorazione del filo di montaggio, si potrà cospargere la legatura con il color preserver.
Nonostante tutti fossimo coscienti che
prima o poi sarebbe accaduto visto la terribile malattia che lo aveva colpito,
speravamo che questa telefonata non arrivasse mai. E invece il socio, ma
soprattutto l’amico Lino Liberati ci ha lasciati. Non solo il Fly
Fisherman Club perde una parte importante di se, ma tutti noi da
domani saremo più soli. Ci mancheranno la sua calma e il suo equilibrio nel
gestire le attività e le questioni del club, la sua grande saggezza nelle
vicende più critiche, ma soprattutto il suo grande spirito di gruppo e di appartenenza
capace di motivare e coinvolgere i più giovani. Teneva tantissimo al club e
negli ultimi tempi era più dedito alle attività ad esso legate piuttosto che ad
andare a pesca. L’ultima volta che l’ho visto non vedeva l’ora di tornare a
pescare; ebbene Lino sarai sempre con noi, nei nostri cuori e nei nostri
ricordi, ma soprattutto spero che potrai essere sempre con noi sul fiume.
Ciao Lino.
Il Fly Fisherman Club – Pres. Marco Travaglini e tutti i soci
Il Fly Fisherman Club
A partire da venerdì 4 marzo alle 21.00 Pesca (Sky canale 236) presentain prima visione e in esclusiva “A mosca nelle acque libere”. Si tratta di un nuovo programma inedito in cui il team di Fly Fishing Adventures propone agli spettatori un aspetto della pesca a mosca diverso dal solito, cioè realizzato non nelle aree a regolamentazione specifica, come accade con questa tecnica, ma nelle acque libere. Durante le cinque puntate Antonio Napolitano e Remo Blasi affronteranno pescando a mosca le zone aperte di quattro regioni italiane – Umbria, Veneto, Lombardia e Liguria – ‘battendo’ sia le acque interne che il mare. Le prede insidiate sono le più varie, dalle trote – fario, iridee, marmorate – ai barbi, dalle carpe al tombarello, e anche le tecniche della pesca a mosca utilizzate di conseguenza saranno diverse, ognuna spiegata e illustrata dal vivo e con dovizia di particolari e delucidazioni. Le numerose prede catturate verranno restituite poi al loro ambiente, applicando rigorosamente la filosofia del catch and release, anche nell’intento di mostrare come la passione per la pesca a mosca possa essere una scelta squisitamente sportiva.
Questi i titoli delle cinque puntate:
EP 1. La Brenta
EP 2. Il Piave
EP 3. Il Corno
EP 4. Carp on the fly
EP 5. Tombarelli in mangianza
IN PROGRAMMAZIONE
Disegnati in Finlandia, i nuovi mulinelli ALFA stanno prendendo sempre più piede in Europa.
Il motivo?
A parte i colori e il design moderno, il mulinello è dotato una frizione stagna in carbonio ed è composto da un blocco di allumino CNC.
Si tratta quindi di un muliello di qualità ad un prezzo molto interessante. Il rosa, poi,è un colore che adesso va di moda! 🙂
Caratteristiche ALFA REEL 3:
Coda: 3-5
Diametro: 85mm circa
Larghezza: 36mm circa
Peso: 159gr
|
|
|
|
|
|
|
Click Here To Subscribe ►http://goo.gl/9Z5dTu
Issue #40 brings Catch viewers back to one of my most favorite places on earth, New Zealand. This time I flew to the South Island’s Cedar Lodge to film its owner Chris Daughters on his favorite South Island rivers. The lodge is located on the Makarora River, just about an hour’s drive north of the adventurist town of Wanaka. New Zealand is particularly special to me, as I first traveled to the country nearly 15 years ago in search of the hidden streams and huge trout known to live there. Then, my wife and I brought only a small camera, backpacks, a tent and fly rods. This time, I returned alone with my camera gear, multi-rotor aerial equipment, an outlandish number of batteries and one rod (packed with a glimmer of hope that I’d have a minute to fish instead of film.) My purpose was to capture a day in the life of Cedar Lodge’s owner Chris Daughters, a U.S. citizen who resides in New Zealand part-time with his wife and two young children. Thanks to the phenomenal helicopter pilot, Dion Matheson, we flew over rocky peaks and into broad river valleys. We landed in remote and trout-packed pools, within reach of giant feeding rainbows and browns. Thanks to Chris, his wife Shauna, pilot Dion and the folks at Cedar Lodge for getting me and my camera to the hot spots. New Zealand has been, and remains to be, my favorite fly fishing destination on Earth. It’s also my favorite place to film, of course! Sit back, relax…take notes if you must….and enjoy the special double-feature length film “Pure New Zealand.”
More info about Cedar Lodge here – http://www.cedarlodge.net
Special thanks to these companies in our small industry who help make this type of work a reality. Please support them at your local fly shop.
Orvis – http://www.orvis.com/fly-fi…
Winston Fly Rods – http://www.winstonrods.com
Echo Fly Rods – http://www.echoflyfishing.com
Airflo Fly Lines – http://airflousa.com
Scientific Anglers – http://www.scientificangler…
Eddie Bauer – http://blog.eddiebauer.com
Korkers – http://www.korkers.com
Patagonia – http://www.patagonia.com/us…
I Plecotteri, sono ritenuti degli ottimi indicatori dello stato della qualità delle acque dei ruscelli e dei fiumi. È stato chiaramente dimostrato che gli stadi ninfali dei Plecotteri necessitano di acque fredde e ben ossigenate per la loro sopravvivenza e che di conseguenza sono molto suscettibili alle contaminazioni, dei corsi d’acqua, causate dall’uomo.
Diffusione e specificità
Philum Artropodi
Ordine Plecoptera
Famiglia Taeniopteridae
Specie Taeniopteryx nivalis
La Taeniopteryx nivalis è presente su tutto il territorio italiano con schiuse nel periodo invernale. Emersione si verifica nel mese di marzo, gli adulti vivono per circa 1 mese e le uova vengono deposte 1-3 settimane dopo lo sfarfallamento. Le uova iniziano a schiudersi a fine aprile a metà giugno e le ninfe probabilmente subiscono diapausa da luglio a fine settembre. La diapausa è interrotta da fine settembre a metà ottobre e in questa fase la crescita procede inizialmente rapidamente, ma poi diminuisce tra il penultimo stadio e il finale. La muta finale si svolge a fine dicembre a metà gennaio. Le ninfe si nutrono di detriti e continuano ad alimentare fino a poco prima della trasformazione. E’ un insetto che predilige sia grandi fiumi sia i torrenti con fondo sassoso, La ninfa è di colore rossiccio brunastro; l’immago ha ali grigio avvolte sopra l’addome con zampe rossastre.
Insetto adulto
ninfa
Generalità
Le ninfe e le neanidi vivono in ambienti acquatici, sotto le pietre, di preferenza nei letti di torrenti e ruscelli rocciosi dotati di correnti più o meno tumultuose, ma vi sono anche specie che prediligono luoghi sabbiosi. Alle alte latitudini, laghi freddi e stagni divengono anche dei luoghi idonei al loro insediamento. Diversi studi hanno dimostrato che molte specie sono state rinvenute in situazioni particolari, alcune sotto grosse pietre, altre nella ghiaia e altre ancora in letti di foglie. Durante questo stadio si nutrono predando altri invertebrati acquatici oppure di alghe e detrito, ma divengono anche preda di pesci ed uccelli.
Ciclo biologico
Tutte le ninfe sono acquatiche e somigliano agli adulti per molti aspetti: hanno tre segmenti tarsali; le antenne sono lunghe e filiformi; hanno sempre lunghi cerci e mancano sempre di coda centrale o filamento caudale mediano; le branchie, qualora le abbiano, possono trovarsi in varie parti del torace e addome e sono composte solo da filamenti e non da lamine; ciascuno dei segmenti toracici è ricoperto da un grande sclerite. A seconda della specie, del sesso e delle condizioni ambientali, le ninfe compiono dalle 12 alle 24 mute. Lo sviluppo fino allo stadio immaginale può durare da uno a tre anni a seconda della specie. Lo sfarfallamento avviene in primavera o in autunno, prevalentemente di notte.
Stadio immaginale
Hanno tre segmenti tarsali, ma le loro zampe posteriori non sono idonee al salto. Le loro antenne sono filiformi e lunghe almeno la metà la lunghezza del corpo. I loro cerci sono almeno altrettanto lunghi e formati da molti segmenti. Le ali sono quasi sempre presenti e sono ripiegate orizzontalmente all’indietro sopra il corpo, quelle anteriori sono lunghe e strette, le posteriori sono più corte. Durante la vita immaginale, che può durare solo pochi giorni o settimane, i Plecotteri vivono nei pressi dei corsi d’acqua dove vivono le ninfe, tra le pietre o tra la vegetazione. La loro alimentazione è costituita prevalentemente da alghe o da licheni, alcuni però non si alimentano a causa di un apparato boccale completamente ridotto. Il resto della loro, sia pur breve vita, è dedicato alla riproduzione. La riproduzione è sessuale, l’accoppiamento avviene a terra e le uova vengono deposte sulla superficie dell’acqua.
A cura di Francesco Quagliarini
A partire da venerdì 5 febbraio alle 22.00 Pesca (Sky canale 236) presenta in prima visione e in esclusiva Pescavventura 8.
Seguiremo l’ottava stagione inedita della serie degli emozionanti viaggi in compagnia di Marica Cicoria e Alberto Salvini che, attraverso la tecnica della pesca a mosca e la filosofia del catch-and-release, esplorano sempre nuove acque in Italia e nel mondo. Alla ricerca di emozioni, e sempre nel rispetto dello stile di vita e della cultura degli ospiti che di volta in volta incontrano, Marica e Alberto visitano nuovi e affascinanti spot per la pesca a mosca. I primi episodi avranno come scenario la regione svedese dello Jamtland, dove andremo a caccia di trote e temoli nei fiumi. Sempre in queste meravigliose zone Alberto, Marica e il loro amico Piero, responsabile dell’Advanced Fly Casting School Lodge, affronteranno anche una tecnica inusuale per le acque svedesi, il tenkara. Questa tecnica verrà poi affrontata in Italia e anche in un affascinante viaggio in Giappone, dove i nostri due protagonisti avranno l’onore di pescare con il grande ‘Sensei’ Hiromici Fuji Ryu. Il viaggio continua in diversi paesi europei, dove come sempre verranno mescolate avventure dal vivo e nozioni tecniche, soprattutto indicazioni su come costruire ‘kebari’, le esche più efficaci con la tecnica del tenkara.
Finalmente disponibile!!!!
Scaricatela!
Avrete un nuovo modo di partecipare in PIPAM!!
È in edicola il n. 1/2016 di «La Pesca Mosca e Spinning», l’unica rivista italiana dedicata alla pesca con i soli artificiali.
Nel settore Mosca la rivista si apre con la traduzione integrale da parte di Federico Renzi dell’ultimo e più completo articolo di Hans van Klinken sulla sua Klinkhåmer Special: 12 pagine per risolvere ogni dubbio sulla costruzione di una mosca mitica. Sempre in ambito fly tying, Fabio Federighi presenta il terzo contributo alla serie «Italian Style», dedicato ai Plecotteri, mentre l’articolo di costruzione legato all’ormai tradizionale Contest riguarda la seconda parte sul polipropilene in fibra di Ivano Mongatti, questa volta in relazione al mondo saltwater. Armando Quazzo intervista i più noti progettisti di code a livello mondiale carpendo loro più di un segreto, Matteo Menghini presenta l’Alto Chiese, Boris Salnicoff la pesca del triggerfish in Sudan. Visitate il sito per ulteriori informazioni.
IL CONTEST DI COSTRUZIONE CHE TI FA VINCERE SU OGNI NUMERO
UN KIT DI 7 BUSTE DI CDC SUPER SELECT DI SWISS CDC TINTE NATURALI.
NUOVO PREMIO ANNUALE: MORSETTO STONFO TRANSFORMER
Leggi qui il regolamento completo
«La Pesca Mosca e Spinning», rivista leader in Italia per la pesca con le sole esche artificiali, esce in edicola ogni due mesi dal febbraio 1997. Si occupa di tecniche, attrezzature e itinerari negli articoli dei maggiori esperti del settore e si propone di trattare e promuovere ogni ambito della pesca a mosca e dello spinning in acqua dolce e in mare. Su tutti i numeri sono presenti spazi per gli itinerari, l’attualità, le anteprime dei prodotti. Grazie all’estrema competenza ed esperienza dei propri collaboratori, tutti noti personaggi del settore, la rivista garantisce il massimo approfondimento delle varie tematiche affrontate.
Sul sito della rivista (www.lapescamoscaespinning.it) – che contiene gli indici per autore e per anno, oltre che varie pagine di servizio – sono contenuti due spazi, Mosca Blog & News (www.lapescamoscaespinning.it/mosca-blog-news) e Spinning Blog & News (www.lapescamoscaespinning.it/spinning-blog-news) predisposti per ospitare, insieme alle notizie del settore, contenuti originali e pubblicati esclusivamente in queste pagine. Sul sito sono poi disponibili per il download gratuito intere riviste e sempre nuovi articoli. Piero Lumini ha messo a disposizione il suo ultimo libro «Mongolia 2015».
INFO E CONTATTI:
Sito web: www.lapescamoscaespinning.it
Direttore responsabile: Eugenio Ortali
Email: segreteria@lapescamoscaespinning.it
Click Here To Subscribe ►http://goo.gl/9Z5dTu
Filmed on one of the largest rivers in Argentine Patagonia, the Limay, near the town of Bariloche, November 2013. My good friend and world-class caster Tim Rajeff, of Rajeff Sports, and our Argentinian guide Óscar Dono, of Fly Fishing Patagonia, fished for rainbow trout and brown trout in some of South America’s most incredible crystal clear waters. Fortunately, we caught a day with low winds. The usual Patagonian winds can sometimes add a complicated rush: flying my copter above a river flowing at 14,000 CFS is ten times more difficult with wind. We got a lucky break! Argentina truly has some of the most spectacular trout fishing in the world. An awesome angler fishing in an awesome environment always yields a fun and entertaining experience, even for the cameraman! Thanks to Tim Rajeff and to the expertise of guide Óscar Dono, who got us to some of the most trout-filled stretches of water. Also thanks to Patagonia, a T-Motion featured sponsor. Check out the folks at Fly Fishing Patagonia for more info on fishing the Patagonia region of Argentina. Filmed November 2013 – Camera and Edit by Todd Moen.
Special thanks to friends Oscar Dono and Tim Rajeff.
Fly Fishing Patagonia – http://www.flyfishingpatagonia.com
Rajeff Sports – http://www.RajeffSports.com – http://www.AirFloFishing.com
Thanks for all the support from all my YouTube subscribers!
Thanks to Patagonia for all the support with my work with fish and anglers from around the world. http://www.Patagonia.com
*Camera Information*
– Aerial solutions by Quadrocopter.
http://www.Quadrocopter.com
– High quality aerial filter and adapters solutions here – Snake River Prototyping – http://www.SnakeRiverPrototyping.com
– GoPro 3 Black Edition – http://www.GoPro.com
– Sony RX-100
– Panasonic Ag-160a