Due giorni immersi nella cornice del Forte Malatesta e dell’ARS Tronto in una delle città più belle d’Italia.
Per la terza volta il Fly Fisherman Club di Ascoli Piceno, circolo di Legambiente, organizza questo meeting con lo scopo di coinvolgere personaggi del mondo della pesca a mosca, istituzioni e pescatori per cercare di sensibilizzare le menti al fine di uscire dalla giungla delle innumerevoli leggi regionali sulla pesca, regolamenti provinciali, decreti del Presidente della Repubblica, direttive europee e chi più ne ha più ne metta, tipiche della burocrazia italiana.
Una condizione impensabile in altri paesi europei ed extra-europei che rischia di frenare la crescita di quel turismo alieutico che in Italia, date le tante aste fluviali, potrebbe fare la differenza.
Si comincia Sabato 17 Ottobre al “Forte Malatesta” ore 10:30 per una giornata ricca di eventi che si concluderà con la cena di gala in Piazza del Popolo. La domenica ci ritroveremo tutti al Circolo tennis Morelli praticamente sulle rive del Tronto con la degustazione di specialità locali e molte attività tra cui Demo di lancio con tutte le tipologie di attrezzature , incluso il Tenkara che sta letteralmente spopolando in Italia e poi Fly TYERS, RODMAKERS e tanti tanti ospiti per trascorrente una giornata all’insegna della nostra passione , LA PESCA.
Ovviamente il tutto condito da una buona pescata nell’ARS Tronto, riserva gestita dal Fly Fisherman Club da ormai più di otto anni.
Il Fly Fisherman club
Tutti pronti per il III° ASCOLI FLY MEETING ?
La manifestazione avrà inizio alle 10:30 presso il FORTE MALATESTA situato in via delle Terme, 63100 Ascoli Piceno. Il parcheggio più vicino è il “Parcheggio Seminario” , situato in Largo Cattaneo sempre ad Ascoli Piceno ( clicca quì per visualizzare la mappa per raggiungere il parcheggio )
Parcheggio Seminario Tel 0736 255472 per info e tariffe : clicca quì
Per raggiungere il Forte Malatesta potete consultare la piantina ( CLICCA PER SCARICARE LA PIANTINA) oppure cliccare sul link sottostante per pianificare il percorso :
Angler: Remo
Tecnica: secca
periodo : Giugno 2015
Artificiale: sedge
Attrezzatura: Canna Greys 9 Piedi Coda #5 DT Floating, finale 18 piedi
Pesce: Trota Fario
È in edicola il n. 5/2015 di «La Pesca Mosca e Spinning», l’unica rivista dedicata alla pesca con i soli artificiali.
Nel settore Mosca si parla di costruzione con lo Zonker Bullhead, le mosche da acque piatte e la seconda parte dell’articolo sul cul de canard, con varie foto che descrivono con cura le fasi intermedie del montaggio di ali, corpi, addomi, zampe. Poi, due interessanti articoli di storia e attualità e il temibile Seabass C.S.I.
Mauro torna su queste pagine con un articolo dedicato all’amata spigola, oggetto di tanti suoi precedenti scritti. E lo fa esponendo un argomento ostico, da tem po annunciato (e rimandato) in redazione: l’esame del contenuto stomacale.
Dopo l’intervento sui torrenti alpini e appenninici – e sulle mosche più consone per affrontarli – eccone il degno pendant. Nove mosche, piccole o molto piccole, per confrontarsi con le acque dei fiumi di fondovalle. Con terminali sottili, buona tecnica e tanta sensibilità.
IL CONTEST DI COSTRUZIONE CHE TI FA VINCERE OGNI MESE UN KIT DI ACCESSORI STONFO ELITE
Leggete qui il regolamento completo
«La Pesca Mosca e Spinning», rivista leader in Italia per la pesca con le sole esche artificiali, esce in edicola ogni due mesi dal febbraio 1997. Si occupa di tecniche, attrezzature e itinerari negli articoli dei maggiori esperti del settore e si propone di trattare e promuovere tutti i settori della pesca a mosca e dello spinning in acqua dolce e in mare. Su tutti i numeri sono presenti spazi per gli itinerari, l’attualità, le anteprime dei prodotti. Grazie all’estrema competenza ed esperienza dei propri collaboratori, tutti noti personaggi del settore, la rivista garantisce il massimo approfondimento delle varie tematiche affrontate.
Sul sito della rivista (www.lapescamoscaespinning.it) – che contiene gli indici per autore e per anno, oltre che varie pagine di servizio – sono contenuti due spazi, Mosca Blog & News (www.lapescamoscaespinning.it/mosca-blog-news) e Spinning Blog & News (www.lapescamoscaespinning.it/spinning-blog-news) predisposti per ospitare, insieme alle notizie del settore, contenuti originali e pubblicati esclusivamente in questo spazio. Si tratta di approfondimenti degli argomenti affrontati negli articoli della rivista o nuovi contributi provenienti da collaboratori abituali della rivista. Si invita dunque a tornare spesso su queste pagine per scoprire sempre nuove informazioni.
INFO E CONTATTI:
Sito web: www.lapescamoscaespinning.it
Direttore responsabile: Eugenio Ortali
Email: segreteria@lapescamoscaespinning.it
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Le fibre di questo ciniglia hanno una lunghezza fino a 5 cm. Sono adatti per la costruzione di streamer impressionanti e voluminosi. Perfetto per imitare piccoli pesci. Colorati con penne speciali ogni esca diventa irresistibile per i predatori. Hends Synton è composto da 2 monofilamenti molto sottili (0,05mm). Utile per costruire corpi da ninfe e mosche secche. Semplicemente aprire i due fili con una spilla di servizio, integrare il materiale (Dubbing, Piume CDC, ect.) desiderato e avvolgere sul amo. Velocemente si crea un corpo ottimale. Bobina da 100yards Occhi luminosi Luminous 3D Eyes
Occhi luminosi, autoadesivi di facile applicazione. Effetto tridimensionale che aumenta la vivacità. Le misure più piccole sono adatti per streamer da trota, e le misure più grandi per streamer da luccio e mare. ![]() ![]() |
COMUNICATO STAMPA SIM FLY FESTIVAL: nasce il Comprensorio “Fly Fishing”. Firmato ieri mattina a Castel di Sangro l’impegno a mettersi in rete per promuovere le aree adatte alla pesca a mosca. Lunedì, 22 giugno 2015 – È stato firmato a Castel di Sangro la mattina di domenica 21 giugno 2015 l’impegno a costituire il primo Comprensorio “Fly fishing”. Molte le associazioni firmatarie: Scuola italiana di pesca a mosca, A.P.S. Colli al Volturno (IS), associazione Riqualificazione Fiume Sele (SA), ASD Pescasportivi Sangro di Castel di Sangro (AQ), ASD Castel San Vincenzo (IS), Pesca Ambiente Molise (IS), ASD Pescasportiva S. Bartolomeo (IS), FIPSAS Isernia, ASD Pescasportivi Vandra (IS). Inizierà, così, dall’Abruzzo e dal Molise il primo atto concreto con cui gli operatori del territorio renderanno agevoli e accoglienti tutti i fiumi d’Italia individuati dal progetto “Le vie della pesca a mosca”, lanciato nel 2013 dall’associazione SIM, Scuola Italiana di pesca a mosca. La firma è stata apposta nella giornata conclusiva del SIM FLY Festival, che da dodici anni rende il fiume Sangro il punto di ritrovo per centinaia di appassionati di pesca a mosca provenienti da tutta Italia, dall’Europa e dall’America, organizzato dall’associazione Scuola Italiana di pesca a mosca nell’ambito del progetto transnazionale “Le Transumanze” del GAL Abruzzo Italico Alto Sangro, con la collaborazione del Comune e dell’Archeoclub di Castel di Sangro e dell’associazione pescasportivi Sangro. Costituisce il momento conclusivo di una settimana di corsi di perfezionamento per istruttori italiani e stranieri. «Il vero senso della promozione di un territorio non risiede in un solo tratto di fiume, ma lungo il suo intero percorso – ha spiegato Osvaldo Galizia, presidente pescarese della SIM – Il Comprensorio “Fly Fishing” è un’aggregazione volontaria, in cui le realtà protagoniste mantengono la loro autonomia nelle rispettive aree: una vera e propria rete di persone, che credono che questo sport ambientalista possa aiutare a rilanciare l’economia interna e arginare lo spopolamento delle aree montane e pedemontane». Sabato 20 e domenica 21 giugno 2015 si sono svolte dimostrazioni di lancio, anche con la tecnica giapponese della “Tenkara”, e sono stati organizzati minicorsi gratuiti di montaggio di canne in bamboo e in grafite e dimostrazioni di costruzioni di mosche artificiali da usare come esche, grazie all’intervento dei fly tier, dei rod makers IBRA e degli istruttori GAIA (Game Angling Instructor’s Association) provenienti da tutta Italia, dalla Gran Bretagna, dall’Irlanda, dall’Olanda, dalla Norvegia, dalla Spagna, dalla Svezia e dagli Stati Uniti. La sera di sabato 20 giugno, inoltre, è stato assegnato come consueto il Claudio D’Amico Award a un pescatore italiano e uno straniero, per la sensibilità e la competenza con cui si rapportano a questo sport. Il SIM FLY Festival 2015 ha premiato il marchigiano Angelo Rosorani e lo spagnolo Jorge Rodriguez Maderal. Il SIM FLY Festival è stato inaugurato, venerdì 19 giugno, dal consueto cooking show “La trota sul palco”: i tre ristoratori di Castel di Sangro Ivano Pallotta, Roberto Marchei e Nick Biasella hanno interpretato piatti a base di trota impreziositi dai tartufi forniti dall’azienda Enrico Marcelli di Castel di Sangro. Partner della serata sono stati anche la Cantina Miglianico, la troticoltura marchigiana “Eredi Rossi”, il pastificio “Rustichella” e l’azienda dolciaria “Falcone”. Per completare il quadro delle tipicità alimentari dell’Alto Sangro, il maestro casaro Vincenzo Cianflocca ha realizzato mozzarelle dal vivo, utilizzando esclusivamente il latte delle mucche della sua fattoria. Per “L’arte della pesca … la pesca nell’arte”, manifestazione artistica curata da Lino Alviani nell’ambito del SIM FLY Festival, il pittore statunitense Vito DeVito ha esposto i lavori con cui si fa interprete della pesca a mosca e dell’ambiente acquatico in generale. Gli studenti dell’istituto comprensivo di Castel di Sangro, accompagnati dalla docente Maria Mapelli, hanno donato al Museo della pesca a mosca di Castel di Sangro un book formato da loro disegni e dipinti su questo sport e sull’ambiente fluviale, partecipando poi a un laboratorio artistico sulla tecnica della resina epossidica tenuto dall’artista pescarese Manuelita Iannetti.
Per informazioni www.simfly.it; segreteria@simfly.it; tel 071 9160447 – 339 2574502. Foto: Modiv/Davide Zarlenga. Ufficio stampa Sim Fly Festival: Cristina Mosca – Modiv snc – cristina@modiv.it – 328/9379969 |
In barca, per tenere la coda di topo in ordine e per ottenere buoni shooting durante il lancio, si è soliti usare degli stripping basket cilindrici morbidi (raccogli foglie, o raccogli indumenti sporchi), oppure dei cilindri rigidi (portaombrelli o similari). Questi accessori hanno però un limite: l’ingombro, che mentre si pesca in barca vuol dire molto. Qualche mese fa l’amico Paolo Fortunati, mi mandò una foto di uno stripping basket innovativo proveniente (come al solito) dagli U.S.A.. ![]() Appena vidi questa foto pensai subito di prendermene uno, ma poi saputo il costo di $ 129,00 pensai di provare a farmene uno; se non ci fossi riuscito avrei lasciato stare, continuando con i metodi che utilizzo da anni. (questa spesa mi sembra veramente eccessiva visto che i metodi che uso abitualmente mi costano al massimo €10-15 e con buoni risultati). ![]() Allora, ho acquistato un tappeto da bagno (di quelli con le ventose sotto per capirci) dei più economici (€ 5,00-€ 6,00) delle dimensioni di 53cmx53cm (se ne trovate di più grandi, attorno ai 60cmx60cm è ancora meglio), 15 metri di spago per tagliaerba del diametro di 1,60 mm (€ 1,60). Il resto dell’occorrente ce l’avevo in casa: una forbice, un accendino e dell’Attak. Procedimento
Con la forbice tagliare lo spago da tagliaerba in pezzetti da 7-8cm Bruciare ciascuno dei pezzetti fino a che non si sciolgono, schiacciarli su una superficie piana in modo che si formi una testina piatta (tipo la testina di un chiodo). Infilzare i vari pezzetti sul tappeto (nel caso in cui il tappeto sia troppo duro e non si riesca a perforare la gomma, ci si può aiutare con un ago). Bagnare con un po’ di attak la base del pezzetto di spago, e infilare completamente in modo che la base si appoggi sulla gomma del tappeto e ci rimanga attaccata. Infilzare i pezzetti di spago ad una distanza di 8-10 cm un dall’altro. Il LAVORO è finito!! Si noti come la coda si disponga in modo disordinato, ma sicuramente al momento dello shooting o durante i volteggi, scivolerà via senza ingarbugliarsi, anche dopo uno spostamento in barca a ricercare i nostri amici pinnuti. Inoltre, si potrà tagliarlo delle dimensioni che più ci aggradano, per poterlo posizionare attorno alla console, al sedile o altri oggetti fissi della barca.
Proprio per questo ne ho fatti due, uno quadrato e uno lungo e stretto. Altra comodità è che si può tranquillamente calpestarlo senza rovinare il resistente pezzetto di spago da tagliaerba che tornerà nella posizione iniziale in un batter d’occhio. Alberto Galeazzo (Faina)
© PIPAM.org
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Un nodo semplice ma essenziale!
Questo nodo illustra la connessione del backing alla bobina del mulinello.
Sicuramente adatto a coloro che ancora non lo conoscono ma un video chiaro e ben fatto come questo merita di essere visto da tutti 🙂
Salve,
questo mese la scheda tratterà di nuovo l’ordine degli effemerotteri e nello specifico la famiglia dell’Heptageniidae genere Ecdyonurus e precisamente la specie Ecdyonurus venosus. Il tema comune di questi insetti finora trattati e che sono ampiamente diffusi in tutto il territorio nazionale.
Diffusione e specificità
Philum Artropodi
Ordine Ephemeroptera
Famiglia Heptageniidae
Specie Ecdyonurus venosus
NINFA
Subimmago femmina
Subimmago
L’Ecdyonurus venosus è presente su tutto il territorio italiano. E’ un insetto che predilige fiumi e ruscelli con fondi sassosi con corrente vivace. Le ninfe di mm 12/15 colore grigio con macchie gialle presentano il corpo appiattito per consentire lo spostamento in acque veloci. Il periodo di sfarfallamento va dalla metà di maggio a settembre, la ninfa si sposta sui sassi o sulla riva. Le subimago sono facilmente identificabili a causa sia del loro colore del’addome nocciola rossastro che nell’immago diventa rosso ruggine (da qui il nome venosus) sia delle dimensioni mm 12/18 con code di mm 45/30. Le sub immago hanno una vita piuttosto lunga 24/48 ore e l’ovideposizione avviene in volo.
Generalità: ciclo biologico degli effemerotteri
A partire dallo stadio adulto gli Ephemeroptera smettono di alimentarsi a causa dell’atrofizzazione dell’apparato boccale. Non a caso in grecoephemeros significa “che vive un giorno”. Raggiunta l’immagine alare, la loro vita rimane infatti di breve durata: il più delle specie vive meno di un giorno, mentre solo alcune arrivano massimo a una settimana. Avendo così poco tempo a disposizione, gli insetti sono immediatamente alla ricerca di una compagna. L’accoppiamento avviene in volo, sempre nelle vicinanze dell’acqua. Il maschio afferra letteralmente la femmina trattenendola con le zampe posteriori (frequentemente più lunghe) e la tiene a sé con alcune appendici genitali di struttura a pinza o a forcipe. Per favorire l’individuazione delle femmine, che al momento dell’accoppiamento volano in grossi sciami nei pressi dell’acqua, i maschi possiedono generalmente degli occhi più grandi. In alcune specie gli occhi (che in quest’ordine sono sempre composti) sono suddivisi in due parti, una superiore – con delle faccette più grandi, ed una inferiore – con delle faccette più piccole. Nei Baetidae la parte superiore assume una particolare forma a torre dalla punta appiattita (formando i cosiddetti “occhi a turbante“) favorendo ulteriormente l’individuazione della compagna.
La brevità della vita degli adulti è compensata da un lungo processo di sviluppo larvale. Alcune larve arrivano ad impiegare 2 anni per raggiungere la prima muta (Ephemera danica), anche se la media rimane quella di un anno. Le larve di alcune specie posseggono ben 27 mute. Il loro sviluppo avviene completamente in acqua, o comunque nelle vicinanze della superficie. Si nutrono di piante ed alghe, e si ipotizza che alcune siano in grado di cibarsi di composti organici animali. Respirano grazie a branchie laterali appiattite, dette tracheobranchie (di solito 7) disposte lungo l’addome, anche se non mancano specie con branchie situate alla base delle coxe. In alcune specie le branchie possono essere in grado di vibrare agitando l’acqua intorno, in modo da supplire ad un’eventuale carenza d’ossigeno o addirittura in modo da generare una piccola spinta propulsiva nel mezzo acquatico. La maggior parte degli Ephemeroptera possiede tre appendici caudali, anche se nella rispettiva forma adulta ne possono manifestare un numero diverso
Alla prossima scheda
Francesco Quagliarini
Una ninfa molto catturante, specie nei no kill dove i pesci risultano molto selettivi e tendono a scartare le classiche imitazioni di contrasto dai colori fluorescenti o artificiali di reazione. Abbiamo realizzato la Black Jig con colori scuri ad imitare una ninfa di baetis utilizzando pochi materiali e semplici passaggi costruttivi. L’amo jig e la pallina in tungsteno conferiscono a questa ninfa un assetto micidiale in acqua, utilizzata sia con strike indicator che pescando corto in HS. Buona visione
Pillola di PASSIONE ARTIFICIALE. Forse una delle puntate più belle andate in onda sul canale.
La pesca a mosca è certamente fra le tecniche più poliedriche in senso assoluto. In questo straordinario episodio vedremo Matteo De Falco ed i suoi ospiti cimentarsi con un pesce che raramente è stato accostato al fly fishing: il barbo.
Ma le sorprese non finiscono qui perchè, fra mille combattimenti all’ultimo respiro ce ne sarà uno che lascerà tutti a bocca aperta…
Due giorni immersi nella cornice del Forte Malatesta e dell’ARS Tronto in una delle città più belle d’Italia. Per la terza volta il Fly Fisherman Club di Ascoli Piceno, circolo di Legambiente, organizza questo meeting con lo scopo di coinvolgere personaggi del mondo della pesca a mosca, istituzioni e pescatori per cercare di sensibilizzare le menti al fine di uscire dalla giungla delle innumerevoli leggi regionali sulla pesca, regolamenti provinciali, decreti del Presidente della Repubblica, direttive europee e chi più ne ha più ne metta, tipiche della burocrazia italiana. Una condizione impensabile in altri paesi europei ed extra-europei che rischia di frenare la crescita di quel turismo alieutico che in Italia, date le tante aste fluviali, potrebbe fare la differenza. Parteciperanno personaggi di fama internazionale legati al mondo della pesca a mosca, della costruzione di artificiali e del rod making. Ovviamente il tutto condito da una buona pescata nell’ARS Tronto, riserva gestita dal Fly Fisherman Club da ormai più di otto anni.
web: www.ffcnews.it – mail : info@flyfisherman.it
tel 366 3599186 Marco Travaglini – tel 3485727344 Antonio Napolitano – tel 3282619297 Walter Luzi
Vi aspettiamo
Il Fly Fisherman Club