Siamo nel 2004, io e Sandro ormai malati di Russia e di salmoni prepariamo il viaggio sempre nel mese di Giugno (che e’ quello della risalita estiva), questa volta su un affluente basso del Varzuga, il Kitza del quale Sasha ci aveva parlato molto bene.
Ci organizziamo come in passato per arrivare al paese Varzuga.Questa volta ci accompagna solo Sasha poiche’ Alexiej e’ impegnato con il dottorato e sta presentando una tesi sul salmone atlantico .
I preparativi per il volo in elicottero come al solito, e il giorno 7/6/2004 atterriamo a monte del Kitza .
Ci rendiamo subito conto che le condizioni non sono le migliori, livelli alti per le recenti pioggie, fiume ,un correntone unico, e non e’ possibile neanche entrare in acqua. Facciamo comunque qualche tentativo , ma non e’ sicuramente un fiume da pescare con la mosca almeno nella parte alta.
Facciamo il campo e preparariamo il phontom . Il giorno dopo decidiamo di ridiscendere fino alla confluenza con il Varzuge dove avremo fatto un’altra tappa (ci attendono quasi 20 km di percorso) Durante il viaggio attraversiamo un lago e dopo vari tentativi riusciamo a trovare l’uscita. Arriviamo alla confluenza al mattino, dopo aver viaggiato anche la notte il 9/6/2004 . Siamo ospiti di un distaccamento militare di guardie forestali , devo dire molto disponibili. I contatti con l’elicottero non sono dei migliori, non ci resta che attendere.
Di fronte al campo c’e’ il paese di Kuzomen, e vediamo il grande estuario fra il Varzuga e il Kitza. Essere fra due fiumi, in piena risalita di salmoni, e non poter pescare poiche’ non avevano il permesso, e’ stato un po frustrante. Ma aspettiamo speranzosi quel benedetto elicottero che arriva il giorno 11/6/2004. Morale persi 4 giorni di pesca .
Si parte finalmente per il Varzuga, tappa Japoma camp dove rimaniamo per due giorni catturando diversi salmoni ,poi nuovo campo in Arengaa place dove rimaniamo fino al 15/6/2004 con diverse catture e molti persi. ( la delusione iniziale era quasi sparita )
Smontiamo il campo poiche’ l’elicottero ci verra’ a prendere al mattino dopo ore 9,00. Per sicurezza tramite il satellitare Sasha chiama per conferma ,ma con scuse e preoccupazione ci dice che il veivolo non e’ disponibile poiche’ impegnato ad accompagnare alte rappresentanze politiche. A quel punto Sandro prende la decisione piu’ giusta per rispettare i nostri tempi del ritorno. Rimontiamo il phontom, carichiamo il tutto e partiamo verso il paese Varzuga via fiume alle ore 2.00 .
Il viaggio piu’ sofferto che abbia fatto… il freddo , l’ansia, i tratti di fiume dove Sasha ci rimorchiava col suo motore , 28 Km di fiume che non dimentichero’.
La vacanza si conclude a Varzuga alle ore 7.00. Poi il ritorno come al solito.Nonostante il flop dell”anno precedente rimaniamo in contatto con i nostri amici , ma da subito ci fanno capire che quel tipo di organizzazione non sara’ piu’ possibile poiche’ il grande capo Kollushjon ha avuto un incidente mortale e l’area Varzuga e’ affidata a rappresentanti governativi .
L’opportunita’ di aver potuto pescare per anni a costi contenuti in fiumi favolosi e’ sicuramente una esperienza indescrivibile.Tutte le belle storie hanno fine …. rimane un indelebile ricordo , di amici, di posti , di fiumi , di salmoni , di profumi …
di quando un sogno diventa realta’.
Ciao ,Ubaldo Angelini