a cura di Beniamino Costantini
Dal desiderio di scoprire sempre meglio il fiume che attraversa il nostro territorio; abbiamo deciso di organizzare un’uscita di pesca in un luogo poco frequentato del tratto libero del Tronto.
Il tratto in questione è di categoria B, ed è poco frequentato poiché l’accesso al fiume è molto scomodo e soprattutto le sponde così come l’aveo fluviale sono veramente poco accessibili.
Così in una calda domenica mattina io ed Antonio, siamo partiti all’avventura, dedicando un’intera giornata al fiume.Arrivati sul posto siamo rimasti subito colpiti dal paesaggio, molto simile a quello di un torrentone alpino, disseminato di rocce e giganteschi massi, che ostacolavano il passaggio.
Affrontare questo tratto di fiume è stata veramente una cosa ardua, non solo per l’azione di pesca ma anche e soprattutto nel risalire il corso d’acqua.
Improvvisati scalatori, abbiamo sondato ogni buca e correntina che via via ci si presentava, riuscendo a catturare stupendi pesci su degli scorci paesaggistici da togliere il fiato.
Molti pesci ferrati sono stati veramente difficili poi da guadinare, ne ricordo uno dove, oltre alla consueta collaborazione tra pescatori, Antonio si è dovuto improvvisare equilibrista per raggiungere l’acqua e per poi prendere il pesce.
Prevalentemente in tutti i tre chilometri di tratto che abbiamo battuto, abbiamo pescato a ninfa, lasciando la secca sono a quelle poche occasioni, dove vedevamo il pesce bollare.
Passata tutta la mattinata e buona parte del pomeriggio su questo tratto, ormai stremati dal continuo arrampicarsi, abbiamo deciso di di fermarci un attimo per riprendere fiato , bere e mangiare 🙂
….. continua 🙂