A cura di Ubaldo Angelini
Visti gli impegni estivi di Marco, decidiamo di passare 4-5 giorni in Slovenia sulla Sava ad Ottobre 2011.
La Sava di solito e’ una certezza anche se la stagione e’ un po’ avanzata ma a volte bisogna sapersi accontentare.
Partenza in macchina e arrivo nel pomeriggio, sistemazione in hotel a Bled , cena e a letto ,stanchi ma carichi per la nuova avventura.Il mattino seguente dopo abbondante colazione facciamo i permessi e via sul fiume. La Sava ha sempre quel fascino particolare, l’acqua turchese , le buche profonde che ti fanno pensare a pesci enormi . C’ero gia’ stato diversi anni fa, anzi ricordo la mia prima uscita all’estero fu proprio sulla Sava insieme a Soca e Unec .
Il fiume si presenta con livelli buoni e i tratti per pescare non mancano di certo, ma nonostante il periodo c’e’ ancora un buon numero di pescatori, Tedeschi, francesi, e naturalmente italiani ,per cui decidiamo di vedere il tratto a monte verso il Lago di Bohinj
Vista la poca o nulla attivita’ in superficie si pesca a ninfa e streamer e i primi risultati non mancano, iridee intorno al chilo, combattive e smaliziate.La prima giornata ci regala diverse catture e anche un bel temolo.Nei giorni seguenti ci spostiamo sempre alla ricerca di zone poco affollate e stranamente quelli che sembrano gli spot piu’ belli non ci danno il risultato sperato, solo in vicinanza dei ponti, e degli accessi facili vicino la strada c’e’ pesce, la risposta viene spontanea;
qui e’ piu facile fare un ripopolamento…Infatti la conferma l’abbiamo una mattina mentre stavamo preparandoci a scendere vicino a un ponte.
Un camioncino con tre persone si ferma e scarica un bidone di trote proprio a valle del ponte e riparte lungo la strada che costeggia il fiume. Io e Marco ci guardiamo quasi increduli, in un momento il mito di un fiume era crollato, ma soprattutto era svanito in me il ricordo di un passato piu’ selvatico e vero della Sava.
Anche qui i fiumi non sono piu’ gli stessi, tranne forse qualche eccezione, e il turismo piscatorio forse vuole solo che ci siano tanti pesci . La vacanza finisce con un po di rammarico, certo non pensavo di ritrovare un fiume selvaggio, ma neanche che mi buttassero le trote sotto ai piedi !!!
Che altro dire………………………
Al prossimo racconto 🙂 Ubaldo Angelini