In relazione al recente articolo pubblicato sul Corriere Adriatico, ci preme fare una precisazione:
È vero, le ultime due piene straordinarie avvenute nel bacino del Tronto tra novembre e dicembre 2013,hanno provocato danni ingenti sia al fiume che lungo gli argini interessando anche diverse strutture, ma è altrettanto vero che le piene sono anche un modo per rigenerare il fiume ricreando nuova fauna bentonica , nuovi percorsi e nuovi equilibri sopratutto per i pesci, come riscontrato nel tratto no kill “ars Tronto” di c.ca 7 km che scorre nella città di Ascoli Piceno e gestito dal Fly Fisherman club, dopo la piena le catture effettuate dai tanti frequentatori sono state numerose e di ottima qualità .
Da sempre la mission del
Fly Fisherman Club vuole essere la tutela dell’ambiente , il rispetto del fiume e sopratutto il no kill assoluto nei confronti dei pesci , il vero tesoro della ARS Tronto .
Secondo noi, quanto si legge nell’articolo del corriere, crea degli allarmismi non del tutto giustificati anche se condividiamo totalmente le azioni intraprese dalla provincia per quanto espresso sopra.
A tal proposito, nel mese di febbraio 2014, in collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno, è stato effettuato un ripopolamento già pianificato,con materiale di qualità certificato.
Merita una sottolineatura, la coraggiosa istituzione appoggiata dalla Provincia di Ascoli Piceno , del nuovo tratto no kill sul Rio
Tallacano in un contesto incontaminato nella splendida cornice dei monti Cerosa e Savucco che svettano su
Acquasanta terme.
Tutto ciò a conferma della lungimiranza dell’amministrazione prov. In tema di salvaguardia e del no kill.
Il Fly Fisherman Club